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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 19 ottobre 2012

Cipro, rischio default

Cari amici ed amiche.

Leggete l'articolo scritto sul sito "Rischio calcolato" ed intitolato "Conseguenze internazionali del default di Cipro".
Purtroppo, oltre ai Paesi "PIIGS" (Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna) anche Cipro è a rischio di default.
Ad agosto, la Banca di Cipro ha annunciato un buco di 500.000 di Euro.
L'agenzia di rating "Standard & Poor's" ha tagliato il rating di Cipro a "B" da "BB".
E' chiaro che questa crisi possa avere delle conseguenze, tenendo conto dei problemi che sono degnamente citati nell'articolo e che io riporto qui:


"In primo luogo, un eventuale salvataggio costerebbe ben caro ai paesi fratelli dell’Unione. Molto salato e per di più in un momento in cui tanti altri paesi stanno per esalare l’ultimo respiro: dalla Grecia alla Spagna, ma ci sono anche tutti gli altri ben noti, tra i quali spicca l’Italia.

  
In secondo luogo, gli istituti finanziari del paese sono in bancarotta. Dobbiamo anche constatare che molti italiani, che avevano conti correnti presso codeste banche, ci hanno rimesso l’osso del collo: tutto il liquido ivi depositato. I monte titoli si sono nebulizzati nel nulla.

In terzo luogo, esiste un concreto problema politico di ardua risoluzione. La suddivisione greco-turca dell’isola è sempre stato un argomento estremamente controverso e che per molto tempo ha causato anche franchi episodi sia di terrorismo sia di interventi dei rispettivi eserciti. Però ambedue gli stati fanno parte della stessa alleanza politico-militare ed hanno posizioni strategiche nel Mediterraneo. Fino a tanto che la situazione era in un ragionevole equilibrio, lo stato conflittuale poteva essere trascurato o contenuto, ma non è assolutamente detto che questo equilibrio non possa essere fortemente perturbato da un crollo della componente greco-ortodossa, con sviluppi del tutto imprevedibili. A ciò si aggiunga che sia la Russia sia la Cina non disdegnerebbero la possibilità di trovare da qualche parte nel Mediterraneo delle basi navali, e l’assoluta indigenza potrebbe essere una cattiva consigliera: i trattati internazionali non sono commestibili.

In poche parole, il default cipriota rischia di diventare una polveriera internazionale, sempre che non lo sia già.".

A ciò si aggiunge anche un'altro problema, quello geopolitico.
Cipro fa parte del Commonwealth britannico.
Quindi, come Malta, Gibilterra ed altri territori, il Paese cipriota è legato al Regno Unito.
Questo potrebbe avere ripercussioni anche lì.
E' chiaro, quindi, che il problema possa diventare più grave.
Per mantenere i legami, il Regno Unito potrebbe avere investito molto in Cipro e, visto quello che potrebbe accadere, potrebbe perdere quello che ha investito e ciò sarebbe una catastrofe.
E' chiaro che oggi l'Europa ed il mondo siano in guerra.
Questa è una guerra che non si sta combattendo con le armi ma con i prodotti bancari.
Certo, sta facendo molti morti.
Basti pensare agli imprenditori che si suicidano.
Sta facendo anche molti danni alle famiglie, portando la povertà.
Basti pensare alle aziende che chiudono.
Ora, il Regno Unito potrebbe non stare a guardare mentre un Paese del suo Commonwealth affonda.
Quindi, attraverso le sue banche, esso potrebbe fare danni ad altri Paesi, magari quella Russia a quella Cina che non disdegnerebbero la possibilità di trovare basi delle basi navali nel Mare Mediterraneo, come al blocco franco-tedesco, sempre meno francese e sempre più tedesco, che da sempre si è contrapposto a quello anglo-scandinavo.
Questo genererebbe una situazione economicamente delicata e politicamente pericolosa.
C'è da stare molto attenti.
Ringrazio l'amico Angelo Fazio che ha collaborato.
Cordiali saluti.






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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.