Condivido ogni parola detta sabato dal presidente in quel Lesmo, in Brianza.
La sinistra ed i centristi hanno parlato di populismo.
Io non vedo nulla di populista nel sostenere che, per esempio, qui in Italia il fisco sia esoso.
Il fisco è esoso.
La pressione fiscale sulle aziende, ad oggi, arriva quasi al 68%.
Questo lo dicono anche il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ed il presidente dei Giovani di Confindustria Jacopo Morelli.
Sono populisti anche loro?
Ciò è aggravato dal fatto che una parte molto consistente dei soldi provenienti dalle tasse sia spesa non per dare servizi ai cittadini ma per ingrassare il consistente ceto burocratico.
Questo è un dato di fatto.
Oltretutto, da quando c'è il governo Monti, la disoccupazione è aumentata dal 29% al 39%, proprio per questo motivo.
Anche questi sono dati di fatto.
Nella mia zona, in Provincia di Mantova, le aziende stanno chiudendo. Io queste cose le vedo ogni giorno.
Basti pensare alle aziende che producono le calze nell'Alto Mantovano.
Io, visto che sono disoccupato, ho fatto mettere gli annunci pubblicitari su questo blog, per guadagnare un qualcosa.
Anche le famiglie sono letteralmente strozzate dal fisco.
Anche la giustizia è problematica.
Il caso di Alessandro Sallusti è un paradigma di ciò.
Solo per avere fatto pubblicare un articolo (che per altro non era offensivo verso nessuno) in cui si esprimeva un'opinione su una sentenza di un giudice, un direttore di un importate giornale rischia la galera.
Anche la condanna nei confronti del presidente Berlusconi ha un che di assurdo.
Infatti, in un precedente processo fatto per motivi analoghi, la Corte di Cassazione lo aveva assolto.
Questo non mi sembra "populismo".
Inoltre, anche riguardo all'Unione Europea Berlusconi ha ragione.
La Germania condiziona ogni cosa.
Ad esempio, essa si è detta contraria agli Eurobond, le obbligazioni del debito pubblico dei Paesi facenti parti dell'Eurozona.
Gli Eurobond avrebbero evitato che la crisi greca si aggravasse.
L'Euro stesso ha favorito la Germania.
Infatti, senza più la sovranità monetaria, l'Italia non può più svalutare la moneta e quindi non può più fare concorrenza alla Germania, che però può imporre il suo mercato.
Anche le "Quote latte" hanno favorito la Germania.
Ad esempio, gli allevatori della Pianura Padana non possono produrre più di una certa quantità di latte. In compenso, noi dobbiamo prendere il latte dalla Germania.
Io penso criticare certe scelte dell'Europa o fare capire che ci sono dei problemi non sia populismo.
Il populismo è l'odio verso le istituzioni.
Non mi pare che nel discorso di Berlusconi ci sia questo odio.
Diciamo anche un'altra cosa.
La sinistra dice che il presidente Berlusconi sia entrato in politica per il proprio interesse.
I fatti smentiscono questa tesi.
Infatti, da quando è in politica, il presidente Berlusconi ha subito attacchi verbali e violenza fisica.
Inoltre, ha perso anche parecchi soldi, come i 540.000.000 di Euro che deve dare a Carlo De Benedetti per un processo assurdo qual è il "Lodo Mondadori".
In pratica, il presidente Berlusconi avrebbe dovuto dare a De Benedetti la casa editrice "Mondadori" ad un prezzo inferiore rispetto al proprio valore.
Dove sta scritta una cosa del genere?
Questa è l'Italia!
Qui sotto c'è il video che mostra la conferenza di sabato.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Il problema non è il populismo ma la scoperta dell'acqua calda. Per capire quali sono i mali dell'italia ci voleva questa conferenza di berlusconi?
RispondiEliminaIl problema non è individuare i mali ma il dottore. Questi cari politici parlano come se si fossero appena presentati sulla scena politica e invece sono lì da 20 anni ormai!
Per limitarmi a berlusconi (ma ripeto che vale per tutti gli altri), che senso ha parlare di tasse che strozzano i cittadini se lui stesso col suo ultimo governo le ha aumentate e non ha realizzato la riforma fiscale da che da 20 anni ripete come un pappagallo?
Che senso ha parlare di giustizia malata se, tranne qualche legge ad personam i cui effetti disastrosi si cominciano a vedere (prescrizione facile e falso in bilancio), non l'ha mimimamente realizzata?
Che senso ha parlare di legge sulla diffamazione se tutte le volte che ha governato non ha mai presentato un ddl al riguardo se non per chiedere 5 ANNI DI GALERA per i giornalisti che avrebbero pubblicato le intercettazioni?
Inoltre la sua riforma costituzionale è già stata bocciata dal popolo.
Insomma, questi hanno governato e i mali che tutti conosciamo non li hanno risolti ma anzi aggravati. Nessuno gli crede più, sono politicamente dei morti viventi. Ci sono voluti 20 anni, hanno distrutto sì l'italia , ma alla fine questo momento è arrivato.
A casa i farabutti incapaci.
PS. ti ricordo renzi e la minetti: il figlio del capo e una puttana...poi ci chiediamo perché ci siamo ridotti così. Io lo dicevo da anni. Ma al peggio a volte c'è fine...finalmente.
Saluti.
Io non uso certi termini.
RispondiEliminaGradirei che anche tu facessi altrettanto.
Quindi, astieniti dall'usare termini come "puttana" e quant'altro.
Altrimenti, ti censuro!
Sulle intercettazioni, io trovo che sia giusto difendere la riservatezza di ciò che si dice al telefono, come quella della corrispondenza.
Nei Paesi civili si fa così.
Saluti
fucilone il vero lavoro della minetti lo conosciamo tutti e se il pdl l'ha candidata non è certo colpa mia. Così come renzo bossi, il simbolo dei giovani somari e privilegiati.
RispondiEliminaQuanto alla libertà di stampa non capisco per quale motivo il carcere vada bene per la lesione della riservatezza e non per la lesione delle reputazione. Credo che stia ancora una volta venendo a galla la tua incoerenza (come sul carcere preventivo, ricordi?). QUindi quella di berlusconi è solo becera propaganda che ormai gli italiani hanno imparato a riconoscere (seppur dopo 20 anni). Non può dare lezioni di civiltà se fece quella proposta di legge. E non capisco a quelli paesi civili ti riferisci se in nessun paese europeo è previsto il carcere. Forse ti confondi con la turchia o la russia, non so.
Quanto alle mancate riforme ovviamente taci. Se uno ha governato 3 volte e non le ha fatte non capisco per quale motivo debba ricandidarsi. Ma ripeto, ormai è politicamente morto e le sue parole anziché essere uno "tzunami" sono soltanto parole al vento e distruttive per il suo partito.
Saluti.
Il mio blog non è una cloaca!
RispondiEliminaTi ho solo detto di non usare certi termini.
Io sono per la libertà di stampa, a patto che non si offenda nessuno che non si violi la privacy delle persone.
Quanto alle riforme, sappiamo tutti che con questa sinistra non si può fare nulla.
Le riforme devono essere condivise.
1-nel secondo post non ho usato termini terra terra.
RispondiElimina2-anche io sono per la libertà di stampa a patto che non si violi la privacy e che non si offenda nessuno, ma qui stiamo parlando di sanzioni e tu stesso hai detto che il carcere è incivile in questi casi. Ma non ho capito perché il carcere va bene per la lesione della riservatezza ma non per quella della reputazione personale. Su ciò aspetto una risposta. E' la tua solita incoerenza?
3-la sinistra e la destra sono entrambe incapaci per il semplice fatto che entrambe hanno governato e le riforme non le hanno fatte, quindi è becera propaganda la loro quando parlano di problemi italiani e possibili riforme. Il problema sono loro e io lo scrivo qui sopra da anni.
Le mie valutazioni cambierebbero naturalmente se pd e pdl cambiassero in toto i loro dirigenti e mi riferisco in primis a bersani e berlusconi. Se non hanno trovato un accordo non possono semplicemente dire, come hanno fatto per 20 anni, "la colpa è dell'altro". Le conseguenze politiche sono ovvie: hanno fallito e quindi devono scomparire. Ma ormai gli italiani lo hanno capito e si vede dai sondaggi e dai voti: questi politici sono finiti. Di berlusconi l'hanno capito tutti, di bersani lo capiranno tutti tra due anni e allora lì si volterà davvero pagina.
4-il mio post parlava di berlusconi perché era una risposta al tuo articolo che parlava appunto di berlusconi.
Saluti.
A te sembra normale che appena si toccano i giudici scoppi il pandemonio?
RispondiEliminaA me non sembra normale!
Il giudice Cocilovo non era stato diffamato dall'articolo di "Libero" che oggi "incrimina" Alessandro Sallusti.
Non c'erano parole ingiuriose e quant'altro.
Quindi, il tuo discorso non vale.
stai ancora rispondendo in maniera non pertinente.
RispondiEliminaSe ho detto che berlusconi ha fatto la scoperta dell'acqua calda significa che ha detto cose che tutti sanno. Ma io dico che se lui ha governato 3 volte e non è cambiato nulla allora che senso ha proporre ricette?
Basta, deve andare via come tutti coloro che hanno governato in questi ultimi 20 anni. E prova della loro mala fede sta proprio in quest'ultima conferenza: ha parlato di tasse e lui le ha alzate. Ha parlato di legge per i giornalisti barbara e non solo non ha presentato nessun ddl in 20 anni ma addirittura aveva proposto 5 anni di carcere. Quanto ai giudici se non è stato in grado di riformare la giustizia, quali che siano i motivi, non può più proporre ricette. Il tempo per farlo ne ha avuto fin molto, l'ha sprecato. Se "non gliel'hanno fatto fare" allora non potrà farlo adesso che è più debole. Ha fallito miseramente come gli altri. A casa. Non ci sono più margini. E più parla più distrugge il suo partito e più l'antipolitica guadagnerà terreno. Inoltre la sua proposta di forma costituzionale gli è già stata bocciata dal popolo. Ma cosa vuole più? Di cosa parla?
Inoltre ha candidato gente come la minetti, ha toccato il fondo in tutti i sensi.
Hanno devastato la democrazia. Vadano via.
Quanto a te, ti facevo notare la tua atavica incoerenza.
Saluti.
Nel caso Sallusti, la diffamazione non c'era!
RispondiEliminaHo letto l'articolo incriminato, quello firmato da "Dreyfus", e non ho trovato nulla di diffamatorio.
L'accusa contro Sallusti non è fondata.
Casi del genere non si dovranno più ripetere.
Va riformata la legge sulla diffamazione.
Diverso è il discorso sulla riservatezza.
La Costituzione, che quelli come te ritengono "sacra", la tutela.
Cambiare questo Paese è molto difficile.
Ci sono interessi consolidati.
Basti pensare alle cooperative, che godono di assurdi privilegi fiscali.
1-Cambiare questo paese è difficile (giustizia, cooperative, tasse ecc..), berlusconi non c'è riuscito ma anzi ha lasciato una situazione peggiore di prima, quindi non ha senso che lui parli di mali e di ricette. Deve andare via perché ha fallito per ben tre volte.
RispondiElimina2-Quanto alla riservatezza e alla reputazione ho già detto di essere d'accordo su una riforma della legge...chi ha detto il contrario?
Il nostro discorso verteva sulla pena del carcere: io dico no.
E' la tua opinione che non si è ancora capita: il carcere come sanzione va bene o no?
Riguardo alla riservatezza, è giusta anche la pena detentiva.
RispondiEliminaQuando si tocca la vita privata di una persona, si va in un campo minato.
Si mette a rischio anche l'incolumità (oltre alla reputazione) della persona intercettata.
Quanto alla reputazione, serve una riforma della legge.
Bisogna stabilire quali siano i parametri per capire quando vi possa essere o meno il reato di diffamazione.
Per esempio, criticare la sentenza di un giudice non deve essere visto come diffamazione.
Dare del "raccomandato" ad una persona non deve essere visto come diffamazione.
Dare della "prostituta" ad una persona deve essere visto come reato di diffamazione.
Sulla diffamazione, però, basterebbero già delle sanzioni pecuniarie.
ma lo sai che è notorio che il bene giuridico "reputazione" sia più importante del pur fondamentale bene giuridico "privacy"? La violazione della prima infatti presuppone non solo una notizia personale ma anche che sia falsa. E non lo dico io ma 60 anni di orientamenti dottrinari, pretori e legislativi. Pertanto è assolutamente irragionevole punire con il carcere la violazione della privacy e non la diffamazione.
RispondiEliminaSarebbe invece civile punire con sanzioni pecuniarie sia l'uno che l'altro reato, visto che mettere in galera un giornalista è una delle cose più gravi, invicili e antidemocratiche che possa accadere in un paese cd civile. Infatti in europa avviene soltanto in italia e in grecia. Chissà perché!
Ma tu scrivi il contrario non perché lo pensi veramente ma solo perché, come al solito e in maniera incoerente, quando esprimi un'opinione invece di partire dai principi generali per giungere poi a una concreta conlcuione, svolgi esattamente il procedimento inverso.
Insomma, se berlusconi avesse detto che per la diffamazione ci voleva il carcere e per la violazione della privacy la sanzione pecuniaria, tu avresti scritto esattamente così. Perché, come detto, parti dai casi concreti per giungere a delle conclusioni. Erri...ma non saresti fucilone.
Saluti!
Allora, secondo te è giusto che una persona che, per esempio, dice a tutti che un'altra sia stata raccomandata abbia una sentenza peggiore di chi viola la privacy della gente?
RispondiEliminaEcco perché l'Italia va male ed è normale che vada male!
Secondo me, certi reati vanno depenalizzati.
Per esempio, dare del "raccomandato" ad una persona non deve essere più reato.
E poi, sulla reputazione, ci sono due pesi e due misure.
Quando si è trattato di gettare fango sul presidente Berlusconi, nessuno dei tuoi si è stracciato le vesti!
Sei solo un ipocrita!