I brani che saranno letti nelle Sante Messe di questa sera e di domani sono:
"[7] Per questo pregai e mi fu elargita la prudenza;
implorai e venne in me lo spirito della sapienza.
[8] La preferii a scettri e a troni,
stimai un nulla la ricchezza al suo confronto;
[9] non la paragonai neppure a una gemma inestimabile,
perché tutto l'oro al suo confronto è un po' di sabbia
e come fango sarà valutato di fronte ad essa l'argento.
[10] L'amai più della salute e della bellezza,
preferii il suo possesso alla stessa luce,
perché non tramonta lo splendore che ne promana.
[11] Insieme con essa mi sono venuti tutti i beni;
nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile. (dal libro della Sapienza, capitolo 7, versetti 7-11)",
"[1] Preghiera. Di Mosè, uomo di Dio.
Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.
[2] Prima che nascessero i monti
e la terra e il mondo fossero generati,
da sempre e per sempre tu sei, Dio.
[3] Tu fai ritornare l'uomo in polvere
e dici: "Ritornate, figli dell'uomo".
[4] Ai tuoi occhi, mille anni
sono come il giorno di ieri che è passato,
come un turno di veglia nella notte.
[5] Li annienti: li sommergi nel sonno;
sono come l'erba che germoglia al mattino:
[6] al mattino fiorisce, germoglia,
alla sera è falciata e dissecca.
[7] Perché siamo distrutti dalla tua ira,
siamo atterritti dal tuo furore.
[8] Davanti a te poni le nostre colpe,
i nostri peccati occulti alla luce del tuo volto.
[9] Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua ira,
finiamo i nostri anni come un soffio.
[10] Gli anni della nostra vita sono settanta,
ottanta per i più robusti,
ma quasi tutti sono fatica, dolore;
passano presto e noi ci dileguiamo.
[11] Chi conosce l'impeto della tua ira,
tuo sdegno, con il timore a te dovuto?
[12] Insegnaci a contare i nostri giorni
e giungeremo alla sapienza del cuore.
[13] Volgiti, Signore; fino a quando?
Muoviti a pietà dei tuoi servi.
[14] Saziaci al mattino con la tua grazia:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
[15] Rendici la gioia per i giorni di afflizione,
per gli anni in cui abbiamo visto la sventura.
[16] Si manifesti ai tuoi servi la tua opera
e la tua gloria ai loro figli.
[17] Sia su di noi la bontà del Signore, nostro Dio:
rafforza per noi l'opera delle nostre mani,
l'opera delle nostre mani rafforza. (Salmo 90)",
"[12] Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore.
[13] Non v'è creatura che possa nascondersi davanti a lui, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi suoi e a lui noi dobbiamo rendere conto. (dalla Lettera agli Ebrei, capitolo 4, versetti 12-13)",
[13] Non v'è creatura che possa nascondersi davanti a lui, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi suoi e a lui noi dobbiamo rendere conto. (dalla Lettera agli Ebrei, capitolo 4, versetti 12-13)",
"[17] Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: "Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?".
[18] Gesù gli disse: "Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo.
[19] Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre".
[20] Egli allora gli disse: "Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza".
[21] Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: "Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi".
[22] Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni.
[23] Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: "Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!".
[24] I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: "Figlioli, com'è difficile entrare nel regno di Dio!
[25] È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio".
[26] Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: "E chi mai si può salvare?".
[27] Ma Gesù, guardandoli, disse: "Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio".
[28] Pietro allora gli disse: "Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito".
[29] Gesù gli rispose: "In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo,
[30] che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna. (dal Vangelo secondo Marco, capitolo 10, versetti 17-30).
I brani sono stati presi dal sito della Santa Sede.
Prima di iniziare, desidero fare i miei complimenti al mio "collaboratore" (visto il materiale che mi dà, non posso chiamarlo in un altro modo) Angelo Fazio.
Infatti, ieri si è laureato.
Ho pregato molto per lui perché è un bravo ragazzo.
Ora, parliamo del tema.
La Parola di Dio non è una semplice parola scritta o detta ma è qualcosa che fa muovere il corpo e lo spirito dell'uomo.
E', quindi, quel qualcosa di vivificante e di vivo, qual qualcosa che si fece carne in Gesù Cristo nostro Signore.
Fu per una parola Dio che l'uomo fu fatto, fu salvato attraverso Gesù Cristo Suo Figlio ed ogni giorno egli viene ispirato dallo Spirito Santo.
La Parola di Dio è sapienza.
In essa vi sono le basi per una convivenza giusta tra gli uomini.
Basti pensare al Decalogo.
In esso vi sono contenute regole di base come quella che impedisce di rubare, di commettere adulterio, di fare atti impuri, di uccidere, di mentire e di bestemmiare, come quelle che impongono di riconoscere Dio come unico Signore, di onorare il padre e la madre e di santificare le feste.
Attraverso le storie di grandi personaggi, come Abramo, Isacco, Giacobbe, il profeta Samuele, re Davide ed il profeta Isaia, fino ad arrivare a Maria e agli apostoli, attraverso Gesù Cristo Suo Figlio, Dio si manifestò all'umanità.
Proprio Gesù Cristo fu ed è il cardine di tutto ciò.
Egli fu ed è la Parola di Dio incarnata.
In egli tutto si compì e la sua Chiesa è il Suo Corpo Mistico.
La Parola di Dio salva.
Già una parola umana può avere effetti positivi o negativi su una persona.
Quella di Dio, invece, è una parola che dentro di sé porta la vita ma può diventare anche fonte di giudizio quando Dio giudicherà ogni persona.
Nella Parola di Dio vi è amore perché Dio stesso è amore.
Nel brano del Vangelo, Gesù incontra un giovane ricco.
Quest'ultimo gli chiede di quel che dovrebbe fare per avere la vita eterna.
Gesù gli risponde citandogli il Decalogo.
Il giovane dice che tutto ciò è osservato.
Gesù gli risponde dicendogli di vendere quello che ha e di dare i soldi ai poveri e di seguirlo.
Il giovane si rattrista di ciò.
L'attaccamento alla ricchezza frena l'uomo nel suo percorso verso la salvezza.
Intendiamoci, la ricchezza in sé non è nulla e non crea problemi.
E' l'avarizia a fare sì che l'uomo non si salvi.
A volte, anche un povero può essere avaro.
Però, quello che non è possibile agli uomini è possibile a Dio.
A Lui, quindi, dobbiamo affidarci.
La Sua legge si fonda sull'amore che Egli ha per l'umanità.
La Sua legge si fonda sull'amore che Egli ha per l'umanità.
Cordiali saluti.
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