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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 23 ottobre 2012

Evento importante patrocinato dalla Fondazione Italia Usa

Cari amici ed amiche.

Mi è arrivata una newsletter dal sito della Fondazione Italia-USA che recita:


"Cari Amici della Fondazione Italia USA,

con il patrocinio della Fondazione Italia USA, si svolgerà il 28 ottobre a Milano, presso il Teatro Dal Verme, il concerto “Note Americane”, una rappresentazione della canzone americana di diverse epoche, una carrellata delle più celebri composizioni ed esecuzioni di alcuni tra i principali artisti d’oltreoceano. Trentuno i brani in programma, con interpreti madrelingua accompagnati dall’orchestra The West Road Group, e le melodie indimenticabili di Bob Dylan, Tom Waits, Elvis Presley, Otis Reding, Frank Sinatra, The Eagles, Ray Charles, Liza Minnelli, Norah Jones, Dixie Chicks, George Gershwin, Cole Porter ed altri. L’importante evento è patrocinato, oltre che dalla Fondazione Italia USA, dal Consolato Generale degli Stati Uniti a Milano, dall’American Chamber of Commerce in Italy, dalla John Hopkins University, dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano
.".

Io trovo che eventi simili siano da guardare con molta attenzione.
Italia e Stati Uniti d'America sono due Paesi che hanno profondi legami.
Basti pensare a grandi personaggi americani come Frank Sinatra, Liza Minnelli o al Segretario della Difesa che fu in carica tra il 1987 ed al 1989 Frank Carlucci.
Basti pensare anche al noto pasticciere italo-americano Buddy Valastro e alla sua "Carlo's Bake Shop".
Anche numerosi termini italiani sono entrati nella lingua inglese, tanto da formare veri e propri slang.
Un esempio è il siculish, una sorta di slang costituito da parole inglesi sicilianizzate.
Esempi sono parole come "bossu" (da boss), "bissinissi" (da business), ferry bottu (da ferry boat), "ccianza" (da chance) e "pinè" (da penning).
Nell'inglese americano ci sono parole come "spaghetti", "macaroni" (ossia maccheroni), "pizza" , "cappuccino", "espresso" e "dilemma".
I miei parenti che stanno nel New Jersey, come Michael Alì (che a dispetto del cognome è siciliano e che saluto con cuore dall'Italia) lo parlano.
Ora, io ritengo giusto che si facciano eventi come quello sopra citato.
Italiani ed Americani devono continuare a parlarsi.
Tra loro c'è molto in comune.
Cordiali saluti.




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