Leggete l'articolo del sito "Campari & De Maistre" che è intitolato "I media cattolici e l'aborto".
Io trovo che sia curioso il silenzio assordante dei media cattolici sulla vicenda che ha visto coinvolto Alessandro Sallusti, una vicenda che riguarda un tema scottante come l'aborto.
Ora, si è parlato tanto della sentenza assurda contro il direttore de "Il Giornale" ma non si è parlato di ciò che ha originato la vicenda, l'aborto di una ragazza che è stato deciso da un giudice.
Sembra quasi che parlare contro l'aborto sia diventato reato.
Questa cultura ha permeato anche il mondo cattolico.
Io vorrei vedere di nuovo i miei correligionari indignarsi per questioni come l'aborto, l'eutanasia o il divorzio e non per i "bunga bunga" veri o presunti.
In pratica, "si filtra il moscerino e si ingoia il cammello".
Per quanto il "bunga bunga" possa essere sgradevole, ci sono cose ben peggiori.
Invece, si guarda al male minore mentre si lascia perdere quello peggiore.
Questo è il classico farisaismo che fu tanto condannato da Gesù Cristo.
Cordiali saluti.
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