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martedì 9 ottobre 2012

Pacifismo e pauperismo? Non fanno parte della dottrina cristiana!

Cari amici ed amiche.

Sul suo blog "Stand Up and Fight", l'amica Francesca Padovese ha scritto un articolo intitolato "Aiuto sicuro".

Leggetelo perché è interessantissimo.
Esso parla della necessità del Santo Rosario e del fatto che esso sia collegato ad un evento guerresco quale fu la battaglia di Lepanto (1571).
Questo smentisce la dicotomia "Cristianesimo-pacifismo".
E' vero che essere cristiani significa amare il prossimo e, di conseguenza, non volerne il male.
E' anche vero, però, che esiste una "guerra giusta".
Secondo San Tommaso d'Aquino (1225-1274), perché sia "giusta", una guerra ha bisogno di tre condizioni:

  1. L'autorità del principe o di chi governa.
  2. Il non abuso della funzione del soldato.
  3. Il desiderio del bene, quindi la giusta causa.
Una guerra, infatti, deve essere iniziata da chi governa.
Inoltre, i soldati devono accontentarsi della loro paga e non infierire sul nemico sconfitto.
Per finire, perché una guerra sia giusta, serva una giusta causa.
Un esempio di giusta causa può essere una minaccia esterna.
Quindi, volere la pace è un conto ma bisogna difendere anche il bene.
Del resto, San Michele Arcangelo combatté Lucifero con la spada e non con gli slogan dei pacifisti. 
Un altro mito da sfatare è quello del pauperismo visto come un'idea fondante del Cristianesimo.
Il cristiano non deve essere pauperista e condannare il ricco perché è ricco.
Purtroppo, una leggenda popolare dice che San Paolo di Tarso abbia detto che il denaro sia causa di ogni male.
In realtà, l'Apostolo dei gentili disse ben altra cosa:

"L'amore per il denaro è causa di ogni male".

In sé il denaro non causa il male.
Invece, è l'eccessivo amore per il denaro a causare il male.
Un uomo che ama troppo il denaro non ama gli altri e non ama Dio.
Del resto, Gesù Cristo non condannava il ricco in quanto tale ma perché era avaro.
Quindi, Gesù condannava l'avarizia e non la ricchezza.
Del resto, ci possono essere ricchi generosi e poveri avari.
Ovviamente, il discorso va ampliato.
Infatti, anche l'origine della ricchezza può essere causa di male.
Il ricco che è tale perché ruba va condannato.
Il ricco che è tale per il suo lavoro non va condannato.
Spero di avere sfatato questi "miti" del Cristianesimo.
Cordiali saluti. 




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