Cari amici ed amiche.
Leggete questo brano che ho trovato sul "Minzolini Fan Club" di Facebook:
"L'immaginifico quotidiano di De Benedetti, La Repubblica, dava come certa la ripresa delle pratiche per il Ponte di Messina, un progetto del governo Berlusconi, sempre osteggiato dalla sinistra, che lo stoppò una prima volta nel 2006, quando sciaguratamente tornarono al governo, con ministro dei lavori pubblici il Di Pietro, e continua ad ostacolarlo perché idea di Berlusconi.
Alla notizia di Repubblica, immediata levata di scusi dei Verdi, SEL, IdV e PD. Smentita in tempo reale di Clini, attraverso il suo portavoce, Jacopo Giliberto: “Non esiste l’intenzione di riaprire le procedure per il ponte sullo stretto di Messina, anzi, al contrario, il governo vuole chiudere il prima possibile le procedure aperte anni fa dai precedenti governi, e per farlo deve seguire l’iter di legge”.
Per Bonelli dei Verdi è un'opera faraonica che rovinerebbe l'ambiente! Più di quanto l'abbia rovinato Pecoraro Scanio? Impossibile!
L'opera faraonica è solo un ponticello, saranno 3 km o poco più e consentirebbe di andare e uscire dalla Sicilia senza perdere l'ora che solitamente si impiega nel prendere il traghetto, quando non ci sono scioperi, abbasserebbe i costi, darebbe lavoro a migliaia di persone e migliorerebbe sensibilmente l'economia, rilanciando turismo e commercio!
In Giappone avrebbero fatto un ponte da Genova a Palermo senza che nessuno trovasse la cosa eccezionale!
In Italia dopo 10 anni siamo ancora alle procedure per un ponticello, da Reggio Calabria si vede Messina nettamente e viceversa!
La sinistra codina e misoneista non permetterà mai un vero rinnovamento in Italia!
E.M.".
Il Ponte sullo Stretto di Messina non è un'opera importante ma fondamentale.
Ora, l'ammodernamento di infrastrutture importanti come l'Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria non può essere fine a sé stesso.
Infatti, l'Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria deve essere ammodernata per migliorare i collegamenti tra la penisola e la Sicilia.
Ora, se non si dovesse fare il Ponte sullo Stretto di Messina, l'ammodernamento dell'Autostrada A3 non avrebbe più alcun senso.
Infatti, si avrebbe una bella autostrada in Calabria ma poi ci sarebbero comunque le solite code a Villa San Giovanni (Reggio Calabria) per imbarcarsi al traghetto per Messina.
A questo punto, lancio una provocazione: visto che il Ponte sullo Stretto di Messina non si farà, smettiamola di spendere i soldi per ammodernare l'autostrada A3.
Limitiamoci a finire i tratti cantierizzati (come quello compreso tra Gioia Tauro e Villa San Giovanni) e facciamo un po' di manutenzione ordinaria sugli altri e poi lasciamo tutto così com'è.
Ecco perché l' Italia va male.
Finché ci saranno coloro che pongono veti ad opere l'importanti, l'Italia andrà sempre male ed è normale che continui ad andare male.
I soliti benpensanti comunisti e i Verdi dicono: " La mafia avrebbe potuto mettere le mani su quell'opera!".
Io rispondo, dicendo, che la mafia già fa lauti affari.
Essa è l'industria che produce più ricchezza.
Del resto, l'attuale sistema non aiuta la legalità.
Basti pensare alle tasse sulle imprese e sul lavoro e alla disoccupazione.
Oggi, vista la situazione, una persona disoccupata (come me) sarebbe disposta anche a rivolgersi alla mafia.
Intendiamoci, onde evitare equivoci ed attacchi personali, io non voglio rivolgermi alla mafia ma parlo in generale.
Quindi, la mafia può anche disinteressarsi del ponte.
I benpensanti comunisti e Verdi dicono: " Lo Stretto di Messina è sismico!".
Questa, permettetemi il termine, è una cavolata.
In Giappone ci sono aree sismiche ma opere simili vengono fatte.
Un'altra stupidaggine detta sul Ponte sullo Stretto di Messina, dice che tale opera inquini le acque.
Questa è un'altra leggenda metropolitana.
Al contrario, con il ponte, si ridurrebbe il traffico di traghetti sullo Stretto di Messina e quindi vi sarebbe un minore sversamento nelle acque di carburanti e quant'altro.
Avremmo il pesce spada migliore.
Ora, i comunisti mi attaccheranno dicendo che il ponte toglierebbe il lavoro a coloro che operano nei traghetti.
Ciò è falso.
Coloro che operano nei traghetti potrebbero benissimo valutare altre rotte, come le coste calabre o le Isole Eolie.
Inoltre, il ponte creerebbe posti di lavoro.
La verità è che ci sono forze politiche che agiscono pregiudizi e fanno leva sulle paure di ignari cittadini.
Mi si passi il termine ma questo è terrorismo psicologico.
Questa è la rovina dell'Italia.
Cordiali saluti.
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