Su "Il Riformista", vi è un articolo clamoroso che è intitolato "Tribunale di Milano smonta accuse di frode fiscale a Berlusconi: “Fu un plotone di esecuzione”".
Questo ne è lo stralcio più importante:
"Il ‘processo Mediaset‘ nei confronti di Silvio Berlusconi per frode fiscale? Fu “un plotone d’esecuzione”. A dirlo il relatore in Cassazione, il magistrato Amedeo Franco, in una registrazione di cui è venuto in possesso Il Riformista.
La vicenda riguarda l’unica condanna in via definitiva dell’ex premier e leader di Forza Italia, condannato dai giudici della sezione feriale della Cassazione nell’agosto 2013 a 4 anni di reclusione per frode fiscale nel processo sui diritti Mediaset (di cui 3 coperti da indulto)".
La vicenda riguarda l’unica condanna in via definitiva dell’ex premier e leader di Forza Italia, condannato dai giudici della sezione feriale della Cassazione nell’agosto 2013 a 4 anni di reclusione per frode fiscale nel processo sui diritti Mediaset (di cui 3 coperti da indulto)".
Oramai non è più una sensazione ma è una certezza: la condanna avvenuta nel 2013 e la successiva decadenza dal Senato del leader di Forza Italia ed ex-premier Silvio Berlusconi erano illegittime.
Non ci fu stata nessuna frode fiscale perché non ci fu nessuna fattura gonfiata.
Dunque, Berlusconi non fece alcuna frode fiscale.
Chi riparerà il danno subito da Berlusconi e dal Paese?
Un'ingiustizia fu fatta a Berlusconi e al Paese, del quale una parte dell'elettorato votò l'allora Popolo della Libertà, oggi Forza Italia.
Con la decadenza di Berlusconi dal Senato, quel partito fu "decapitato".
Appare evidente che serva una vera riforma della giustizia che introduca anche il principio di responsabilità civile dei magistrati.
Serve una riforma molto forte, per salvaguardare la democrazia, la quale oggi è in serio pericolo.
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