Su "Panorama", vi è un editoriale di Mario Giordano che è intitolato "La mia legge senza gerundi e né futuri".
Chi governa deve imparare prima a fare e poi, semmai, a parlare.
Chi governa deve imparare prima a fare e poi, semmai, a parlare.
Invece, pare che qualcuno non l'abbia capito.
L'esempio è quello del nostro premier Giuseppe Conte, detto Giuseppi, il quale dice. "Faremo questa cosa" o: "Stiamo facendo quell'altra cosa".
Il problema è che le azioni non seguono le parole.
La situazione del nostro Paese è drammatica.
I nostri imprenditori e le nostre famiglie aspettano delle risposte ma queste ultime non arrivano.
Basti pensare alla questione delle scadenze fiscali.
In compenso, abbiamo il presidente del Consiglio che si atteggia a grande erudito, facendo dei veri e propri panegirici.
Adesso, Conte convoca gli "stati generali".
Egli è andato a cercare un termine della Rivoluzione francese, precisamente del periodo in cui re Luigi XVI convocò gli "stati generali".
Forse, Conte farebbe bene a studiare la storia.
La convocazione degli "stati generali" non portò bene al re di Francia.
Esprimo ciò con ironia.
Sicuramente, Conte sarà ricordato...come il peggiore premier che l'Italia abbia mai avuto.
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