Queste sono le parole di Giulio Meotti su Facebook:
"Si cominciò con la distruzione dei pianoforti, fatti a pezzi (spesso insieme ai pianisti). Poi i violini (e le mani dei violinisti). Proibite le musiche di Mozart, Beethoven, Bach e di tutti gli altri sporchi “ideologi borghesi”. I giovani saccheggiarono i templi, abbatterono le stupende statue dell’antichità cinese e le finirono a colpi di piccone. Cittadini sospettati di “revisionismo” portati alla berlina per le strade. Non si poteva più uscire per le strade di Pechino senza incontrare uomini e donne con al petto cartelli con scritto “sono un proprietario fondiario”. In testa il cappello a cono, di carta, come quello di Pinocchio, il “cappello della vergogna”. Bambini attaccano manifesti, distribuiscono volantini, arringano la folla. I cantanti dell’Opera inviati nelle campagne. La Città imperiale proibita, il Tempio del cielo trasformato in un accampamento e su molte pitture distesa una cortina di vernice rossa. Tutte le chiese sbarrate. E una schiera di occidentali a elogiare questa "rivoluzione".Ricorda qualcosa?".Queste accadde nella Cina della Rivoluzione maoista.
Statue, templi buddisti, chiese cristiane ed altri monumenti andarono distrutti.
Anche le opere musicali (e non solo) venivano distrutte.
Ora, lo stesso spettacolo si sta vedendo oggi nelle città americane ed europee.
Si buttano giù le statue e si mettono fuori dal commercio i prodotti alimentari con marchi ritenuti "razzisti".
Gli "intellettuali" occidentali elogiano tanto la Cina, quando è stata quest'ultima a diffondere il Coronavirus.
Questa è la "svolta di Orwell".
Si vogliono distruggere i simboli della nostra cultura per distruggere la nostra società.
Questo è il dato di fatto.
L'Occidente è gravemente malato.
La sua malattia è il nichilismo, una cultura che lo sta portando ad odiare sé stesso.
Chi odia sé stesso non andrà avanti per molto.
Noi stiamo adottando le stesse misure e gli stessi comportamenti che adottarono (e che tuttora adottano) i cinesi.
La fine dell'Occidente è vicina?
Speriamo di no e che la gente perbene si svegli.
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