Egli ha detto quelle parole per prendersi i voti dei napoletani, quando lui per primo, dagli spalti dello stadio salernitano, andò in curva con i tifosi per urlare "Io non sono napoletano", salvo poi giustificarsi dicendo che era un coro da stadio.
Le parole di De Luca sono state intrise di razzismo.
Che differenza c'è tra lui e quei settentrionali che chiamano "terroni" i meridionali?
La risposta è ovvia: nessuna.
Bene ha fatto Salvini a rispondergli, dicendo: "L’unico razzismo che emerge è quello del signor De Luca nei confronti dei suoi cittadini. Cittadini che a decine di migliaia, ogni anno, sono costretti ad andare a farsi curare e operare in ospedali di altre Regioni (14.000 solo in Lombardia nel 2019), pagando di tasca propria l’incapacità di chi governa".
De Luca è stato vergognoso.
Egli ha fatto la sua campagna elettorale sulla pelle di altre persone, con queste affermazioni:
"4615 casi di Covid in Campania. Il Veneto, la regione che al nord ha retto meglio, ha avuto il quadruplo dei contagi della nostra regione, e la Lombardia venti volte i nostri dati. Il Veneto ha avuto 5 volte le vittime della Campania, la Lombardia 40 volte in più, Emilia e Piemonte si collocano a metà strada. Ma noi non siamo stati sciacalli e, diversamente dal “Neanderthal".
Prima di dire queste cretinate, De Luca avrebbe fatto bene a studiare un po' di più.
In Lombardia, c'è una maggiore popolazione rispetto alla Campania.
Gli abitanti della Lombardia sono 10 088 484 e quelli della Campania sono 5 772 625.
Gli abitanti della Lombardia sono maggiormente concentrati intorno all'asse Brescia-Bergamo-Milano, il quale è stato maggiormente colpito dal Coronavirus.
Le maggiori attività sono concentrate nella zona interessata dal virus.
Dunque, prima di dire delle scemenze, De Luca avrebbe fatto miglior cosa a sé stesso se si fosse informato.
De Luca deve solo fare una cosa: chiedere scusa.
Lo farà.
Ne dubito.
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