Tuttavia, prima della partita, vi è stato un fatto che deve fare discutere.
Esso è stato intonato dal vincitore di "Amici" Sergio Sylvestre, il quale si è dimenticato le parole.
Forse, è stata l'emozione, la quale può avere giocato un brutto scherzo, ma qualcosa deve essere detto.
Per esempio, l'inno del nostro Paese dovrebbe essere cantato con la mano sul cuore e non con il pugno chiuso in alto.
Il pugno chiuso in alto ricorda lo slogan "Black Power" del 1968, anno in cui i due atleti afroamericani di nome Tommie Smith e John Carlos alzarono il pugno guantato di nero, per protestare contro il razzismo, mentre stavano sul podio come primo e terzo classificato nella gara di corse piane dell'atletica leggera alle Olimpiadi che ci furono a Città del Messico.
Sembra di vedere la solita manifestazione del "politicamente corretto".
Sia chiaro, il razzismo deve essere condannato sempre.
Però, non si deve neppure scadere nel "politicamente corretto".
Il razzismo deve essere combattuto in altri modi.
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