Istruzione, l'incapacità si fa sentire

La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ha annunciato che la scuola riaprirà a settembre ma il suo piano di riapertura è stato bocciato dai presidi.Ora, il piano della ministra è confuso.
Per esempio, da quello che si è capito, sono previsti ingressi scaglionati a gruppi formati anche da alunni di classi di grado diverso.

Dunque, per esempio, nelle scuole superiori, si faranno gruppi con studenti del primo anno e quelli del quinto?

Una cosa del genere, se fosse implementata, non avrebbe alcun senso.

Uno studente del primo anno ha bisogno di una formazione diversa rispetto ad uno che è al quinto e che sta per diplomarsi.

Immagino uno studente del primo anno ed uno del quinto in una scuola come quella che ho frequentato io.

Io ho frequentato l'Istituto Professionale per i Servizi Sociali "don Primo Mazzolari" di Mantova, per diventare tecnico di laboratorio chimico-biologico.

Immagino uno studente del primo anno che studia chimica fisica con uno del quinto.

Un insegnante avrebbe molti problemi.

Questa è incapacità.

Si sarebbe dovuto fare ciò che è stato fatto in altri Paesi.

In altri Paesi, le scuole sono state riaperte regolarmente.

Perché qui in Italia non si è fatto altrettanto?