Come riporta "Atlantico Quotidiano", la furia iconoclasta colpisce anche i Beatles.
Riporto questo stralcio dell'articolo che ne parla:
Tra l'altro, oggi è il compleanno di Paul McCartney, uno dei Beatles.
Vanno a lui i migliori auguri.
Qui si sta scadendo.
Le violenze di questi giorni contro le statue ed i simboli della nostra cultura stanno dimostrando che la questione non riguarda solo il razzismo.
Anzi, il razzismo è un pretesto per manifestare l'odio verso la nostra civiltà.
Così, si insozzano le statue e le targhe come quella di Penny Lane, che si trova a Liverpool.
In quest'ultimo caso, coloro che hanno fatto l'atto vandalico hanno associato il nome di Penny Lane a James Penny, mercante di schiavi.
Noi ci troviamo di fronte ad un attacco simile a quello che fu teorizzato da George Orwell.
Si distruggono i simboli della nostra cultura per distruggere la nostra civiltà e crearne un'altra secondo il "canone" di questi pazzi che vogliono imporci il loro pensiero.
Essi vogliono imporci il loro pensiero come "pensiero unico".
Lo stanno facendo con la violenza.
Dunque, noi dobbiamo difendere la nostra libertà, la quale mai come in questo momento è in pericolo.
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