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mercoledì 24 giugno 2020

A Pietole, è stato silenziato il campanile


Su "La Voce di Mantova", vi è un articolo di Matteo Vincenzi che è intitolato "Le campane di Pietole disturbano, campanile silenziato".
Come riporta l'articolo, a Pietole, frazione del Comune di Borgo Virgilio, in Provincia di Mantova, una donna ha contattato l'amministrazione comunale per avere informazione circa il regolamento inerente funzionamento delle campane.
Infatti, la donna in questione si è detta infastidita dal suono di queste ultime.
Ella si è rivolta anche alla Diocesi di Mantova, facendo riferimento ad un decreto vescovile che "disporrebbe l’uso moderato delle campane e le 8 come orario di partenza per suonarle nei giorni festivi".
L'amministrazione comunale ha risposto: "Faremo presente al sacerdote di questa segnalazione, ma da parte nostra non ci sono strumenti che ci possano far impedire il suono delle campane. Detto ciò, riscontiamo che è la prima lamentala di questo tipo che ci viene inoltrata, ma vorremmo ricordare che le campane, anche se di buona ora, segnalano da sempre il giorno di festa".
Ora, esprimo un mio parere.
Questo è il declino dell'Occidente.
Prima, sono state buttate giù le statue. Adesso, si vogliono silenziare i campanili. Domani, cosa si farà?
Si bruceranno i libri che esprimono un pensiero diverso da quello che si vuole imporre?
George Orwell fu buon profeta.
Ricordo che il campanile è un simbolo della nostra storia.
Penso, per esempio, al Torrazzo di Cremona, alla Ghirlandina di Modena, alla campanile di Giotto, che si trova a Firenze, e alla Torre di Pisa.
Nella città tedesca di Norimberga, vi è il carrillon della chiesa di Nostra Signora, la principale chiesa cattolica.
Anche a Messina, nella "mia" Sicilia, vi è un campanile con il carrillon.
Consiglio a questa signora che non ama le campane di non andare a Norimberga o a Messina. 
Comunque, appare evidente che qualcosa non vada.
Come ho scritto prima, si sta creando un clima ostile verso i simboli della nostra cultura e della nostra storia.
Basti pensare alla volontà di non fare leggere più la "Divina Commedia" di Dante Alighieri perché per qualcuno quell'opera letteraria sarebbe "omofoba", "razzista" ed "antisemita".
Se non si cambia rotta, la nostra civiltà rischia davvero di sgretolarsi.
Una civiltà senza simboli e senza identità rischia davvero di morire.
Noi rischiamo di finire esattamente in questo modo. 
Infatti, verranno altri e ci imporranno la loro identità.
È questo quello che vogliamo?
Persino il poeta latino Virgilio, che nacque a Pietole, l'antica Andes, si starà rivoltando nella tomba, anche se non professava fede cristiana. 

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Ha fatto danni ma pontifica!

Ringrazio un caro amico di questa foto di Giuseppe Salamone.