L'Italia è un paese senza identità.
Infatti, l'inno d'Italia non è una canzone qualsiasi ma è il canto che rappresenta il nostro Paese.
Esso è qualcosa di simbolico per tutto il popolo italiano, come la bandiera.
Ogni italiano che si rispetti deve conoscerlo.
Lo spettacolo di ieri, prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Juventus, è stato deprimente.
Si è vista l'esibizione di un cantante di origine afroamericana che ha intonato l'inno del nostro Paese.
Di per sé, la cosa non direbbe nulla.
Magari, egli potrebbe essersi emozionato e per l'emozione potrebbe avere dimenticato le parole.
Diamo pure per buona questa tesi.
Però, il fatto che egli abbia cantato con il pugno alzato dimostra che si è scaduti nella propaganda "politicamente corretta".
Il pugno alzato rievoca quanto accadeva negli anni '60, con lo slogan "Black Power".
Così, un evento sportivo è stato snaturato.
Infatti, lo si è tramutato in uno spot di una propaganda che oggi va tanto di moda.
Si parla tanto di "lotta al razzismo" ma questo tipo di propaganda lo alimenta.
Per combattere il razzismo, prima di tutto, si deve abbandonare la "cultura dell'odio", cosa che è radicata in tutti, a prescindere dall'etnia, rimettendo al centro la persona e non rinunziare alla propria cultura e alla propria identità.
Purtroppo, quanto si vede in questi giorni, con le statue abbattute e le persone inginocchiate, va nella direzione opposta.
Anche quanto visto ieri è il segno del declino della nostra civiltà.
Antonio Gabriele Fucilone-Morris Sonnino
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