Le dirette televisive del premier Giuseppe Conte hanno stancato l'opinione pubblica.
Tre italiani su quattro non le guardano più.
Tre italiani su quattro non le guardano più.
Oramai è chiaro: Giuseppe Conte ha rotto le palle.
Si scusi l'espressione volgare ma questo è un dato di fatto.
La gente è stufa di sentire il premier che dice: "Faremo questa o quell'altra cosa!".
La gente è stufa di sentire l'azzeccagarbugli di Volturara Appula che fa promesse che non manterrà mai.
Il signor Giuseppe Conte, il suo Governo ed i partiti che lo sostengono vivacchiano.
I partiti che sostengono il Governo si schifano tra loro ma stanno insieme solo per le poltrone e per evitare un voto che li condannerebbe all'opposizione.
I sondaggi, di dubbia attendibilità, dicono che Conte ha consensi.
Se Conte ha consensi, perché non si va a votare?
Nessuno è mai morto di voto.
In una democrazia normale, si vota e chi vince governa e chi perde va all'opposizione.
Invece, qui in Italia, si sta facendo di tutto per non andare a votare.
Questo è gravissimo ed è inaccettabile.
Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Matteo Renzi, Nicola Zingaretti e soci hanno paura della democrazia.
Politicamente parlando, sono dei "morti che camminano".
Sia chiaro, onde evitare fraintendimenti, nessuno con un po' di criterio vuole la loro morte (anzi, si augura a loro una lunga vita) ma, politicamente, essi non hanno nulla da dire.
Politicamente, questi personaggi non hanno nulla da offrire.
La loro politica è morta.
Il fatto che Conte dica: "Faremo..." lo dimostra.
Con i "faremo", i "diremo", i "proporremo" ed i "realizzeremo" non si ricostruisce un Paese disastrato a causa del Coronavirus e di tutti i problemi preesistenti.
Le aziende chiudono ed il Paese sta andando incontro ad una crisi economica e sociale.
Eppure, Conte dice che va tutto bene.
Conte ed i suoi soci dovrebbero farsi da parte.
Se lo facessero, gli italiani li rispetterebbero di più.
Antonio Gabriele Fucilone feat Morris Sonnino
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