Il presidente Mattarella predica unità ma...

Su "Atlantico Quotidiana", vi è un articolo di Franco Carinci che è intitolato "Il presidente Mattarella invoca “unità morale”: ma ha agito per crearne i presupposti, o per marginalizzare il centrodestra?".

Ne riporto questo stralcio:

"Nulla da dire sulla persona, colta ed equilibrata, ma certo la sua milizia gli ha guadagnato sia la nomina alla Corte costituzionale sia la elezione a presidente della Repubblica, con una condivisione consolidata di una politica, che si può anche battezzare “democratica di sinistra”, certamente ostile ad una destra berlusconiana ritenuta non degna di governare. Certo, si dice che non è come si arriva ad una carica, ma come la si gestisce a contare, anche se, poi, questa sorta di scusa la si fa valere sempre e solo a favore di chi gioca dalla nostra parte. D’altronde, se l’elezione del presidente fosse un atto neutrale, non si spiegherebbe la battaglia che la colora ogni volta, non ultima la giustificazione di questa maggioranza a durare proprio per far suo anche il prossimo capo dello Stato".

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella predica l'unità ma (per sua storia) egli non rappresenta certo l'unità del Paese.

Sia ben chiaro, nessuno vuole attaccare il presidente Mattarella, il quale è un uomo colto e preparato, ma egli rappresenta una corrente politica di centrosinistra.

Per sua storia, egli è così.

Egli rappresenta quel mondo democristiano di sinistra, ostile alla destra.

Mattarella militò nella Democrazia Cristiana, nel Partito Popolare Italiano, nella Margherita e nel Partito Democratico.

Purtroppo, egli opera in codesta direzione.

Per esempio, il Governo attuale non sta operando bene ed è retto da una maggioranza nata nei palazzi e in totale discrasia rispetto al volere del popolo.

Prima di dare a Giuseppe Conte l'incarico di formare il suo secondo Governo,  presidente Mattarella avrebbe dovuto fare notare ciò.

Non l'ha fatto.

Appare evidente che si voglia mantenere l'attuale maggioranza per evitare che il successore di Mattarella possa essere un esponente di centrodestra.

Questo gioco, però, mette a rischio la tenuta della nostra democrazia, la quale si fonda sull'alternanza.