Come riporta "Tempi", le rivolte negli USA stanno rafforzando Donald Trump e non risolvono il problema del razzismo nel Paese.Del resto, si uccideva per odio razziale anche quando la Casa Bianca era abitata da Barack Hussein Obama.
Anzi, Obama risolse il problema del razzismo.
Semmai, lo acuì.
Basti pensare alla sua proposta cretina di vietare l'esposizione della bandiera degli Stati Confederati.
Dunque, il problema del razzismo negli USA non dipende dal presidente.
Il razzismo negli USA c'è.
Bisogna prendere atto di ciò.
Deve essere detto che il razzismo negli USA non è solo dei bianchi verso i neri ma anche dei neri verso i bianchi.
Esiste il Ku Klux Klan ed esiste Nation of Islam.
Trump non è affatto indebolito.
Infatti, come afferma il direttore dell'Osservatorio Internazionale della LUISS Alessandro Orsini, "questo tipo di rivolta, espressa in questa forma di insurrezione, tutti contro tutti senza alcuna regia, capi, obiettivi non può che avvantaggiarlo".
Non si voterà domani.
Inoltre, anche gli stessi sondaggi (che di solito sono generosi con i democratici) danno Biden in vantaggio di soli 4 punti.
Dunque, non si dia Trump per vinto.
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