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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 5 dicembre 2012

Santa Messa per l'anniversario della nascita del professor Plinio Correa de Oliveira

Cari amici ed amiche.

Attraverso Facebook, l'amico Samuele Maniscalco mi ha segnalato questo evento:


"Giovedì 13 dicembre 2012

19.00
Parrocchia San Basilio Magno - Via Filippo Paruta 10 (Palermo)

In occasione dell'anniversario della nascita del Prof. Plinio Corrêa de Oliveira, giovedì 13 Dicembre alle ore 19.00, verrà celebrata una S. Messa gregoriana presso la chiesa di S. Basilio Magno (via Paruta, 10) a Palermo. Seguirà un piccolo rinfresco nel salone parrocchiale a base di arancine e cuccia.".

I grandi personaggi, come il grande pensatore cattolico Plinio Correa de Oliveira vanno ricordati.
Anzi, oggi, personaggi simili vanno anche rivalutati.
Anche il mondo cattolico (o meglio una certa parte di esso) ha dimenticato cosa significhi essere cattolico.
Essere cattolico significa anche difendere le tradizioni ad ogni costo.
In tal senso, può esservi d'aiuto il testo che mi è stato proposto dall'amico Giovanni Covino (SEFT) e che è intitolato "Dagli "Atti del martirio" dei Santi Giustino e compagni":

"Dopo il loro arresto, i santi furono condotti dal prefetto di Roma di nome Rustico. Comparsi davanti al tribunale, il prefetto Rustico disse a Giustino: «Anzitutto credi agli dei e presta ossequio agli imperatori».
Giustino disse: «Di nulla si può biasimare o incolpare chi obbedisce ai comandamenti del Salvatore nostro Gesù Cristo».
Il prefetto Rustico disse: «Quale dottrina professi?». Giustino rispose: «Ho tentato di imparare tutte le filosofie, poi ho aderito alla vera dottrina, a quella dei cristiani, sebbene questa non trovi simpatia presso coloro che sono irretiti dall'errore».
Il prefetto Rustico disse: «E tu, miserabile, trovi gusto in quella dottrina?». Giustino rispose: «Si, perché io la seguo con retta fede».
Il prefetto Rustico disse: «E qual è questa dottrina?». Giustino rispose: «Quella di adorare il Dio dei cristiani, che riteniamo unico creatore e artefice, fin da principio, di tutto l'universo, delle cose visibili e invisibili; e inoltre il Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, che fu preannunziato dai profeti come colui che doveva venire tra gli uomini araldo di salvezza e maestro di buone dottrine. E io, da semplice uomo, riconosco di dire ben poco di fronte alla sua infinita Deità. Riconosco che questa capacità è propria dei profeti che preannunziano costui che poco fa ho detto essere Figlio di Dio. So bene infatti che i profeti per divina ispirazione predissero la sua venuta tra gli uomini».
Rustico disse: «Sei dunque cristiano?». Giustino rispose: «Si, sono cristiano».
Il prefetto disse a Giustino: «Ascolta, tu che sei ritenuto sapiente e credi di conoscere la vera dottrina; se dopo di essere stato flagellato sarai decapitato, ritieni di salire al cielo?». Giustino rispose: «Spero di entrare in quella dimora se soffrirò questo. Io so infatti che per tutti coloro che avranno vissuto santamente, è riservato il favore divino sino alla fine del mondo intero».
Il prefetto Rustico disse: «Tu dunque ti immagini di salire al cielo, per ricevere una degna ricompensa?». Rispose Giustino: «Non me l'immagino, ma lo so esattamente e ne sono sicurissimo».
Il prefetto Rustico disse: «Orsù torniamo al discorso che ci siamo proposti e che urge di più. Riunitevi insieme e sacrificate concordemente agli dei». Giustino rispose: «Nessuno che sia sano di mente passerà dalla pietà all'empietà».
Il prefetto Rustico disse: «Se non ubbidirete ai miei ordini, sarete torturati senza misericordia».
Giustino rispose: «Abbiamo fiducia di salvarci per nostro Signore Gesù Cristo se saremo sottoposti alla pena, perché questo ci darà salvezza e fiducia davanti al tribunale più temibile e universale del nostro Signore e Salvatore».
Altrettanto dissero anche tutti gli altri martiri: «Fà quello che vuoi; noi siamo cristiani e non sacrifichiamo agli idoli».
Il prefetto Rustico pronunziò la sentenza dicendo: «Coloro che non hanno voluto sacrificare agli dei e ubbidire all'ordine dell'imperatore, dopo essere stati flagellati siano condotti via per essere decapitati a norma di legge».
I santi martiri glorificando Dio, giunti al luogo solito, furono decapitati e portarono a termine la testimonianza della loro professione di fede nel Salvatore
".

Anche vite come quelle di San Giovanni Fisher e San Tommaso Moro furono esempi di vita cattolica, come la vita di Santa Barbara, che ieri era stata festeggiata.
Cordiali saluti.



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Ringrazio un caro amico di questa foto.