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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 22 dicembre 2012

Intervista ai maestri, il commento di Angelo Fazio.

Cari amici ed amiche.

Casualmente, mi è capitato di leggere su Facebook questo commento scritto dall'amico Angelo Fazio sul libro dell'amica Irene Bertoglio "Intervista ai maestri":


"Cara Irene,
nei giorni scorsi ho acquistato e letto il tuo libro con molto piacere. Le mie impressioni sull’opera sono estremamente positive. Il libro è veramente ben strutturato e ne risulta una lettura piacevole e affascinante.
Tutte queste interviste ben fatte, oltre ad essere illuminanti su molte tematiche, ci conducono in un mondo complesso e multisfaccettato, in cui i problemi che la Chiesa deve affrontare risiedono in molti settori della nostra quotidianità.
Ci sono tante battaglie da condurre in fronti eterogenei. Questa opera esplora tali tematiche in una maniera profonda e impeccabile.
Codeste questioni richiedono una risposta eclettica e una categoria di testimoni altrettanto eterogenea: un collage di idee e di esperienze di vita veramente prezioso contenute in un gradevolissimo scorrere di opinioni e racconti da parte di figure straordinarie delle nostra epoca che tu, giustamente, chiami “maestri”.
Essi ci indicano, tramite la loro testimonianza, delle vie da prendere estremamente sul serio.
Trattasi di testimonianza illuminata costantemente dalla Verità, da cui non possiamo mai distaccarci per condurre le buone battaglie.
Ovviamente, ognuno lo fa nel suo ambito, (anche se non mancano categorie argomentative comuni che si dipanano nel corso delle pagine del libro) e, nel carisma di ogni maestro, l’obiettivo è comune a tutti gli intervistati.
Del resto, uno dei messaggi del libro è che le vie alla santità sono eterogenee e tutte degne di rispetto, indipendentemente dal ruolo sociale o dall’ambito ove si opera.
Il messaggio, inoltre, non mi pare dissimile da quello del letterato russo (di origini ebraiche) Vasilj Grossman nel suo “Vita e destino”: ogni piccolo gesto si inquadra in un più ampio sforzo universale contro il male che si annida nella società, minandone le fondamenta.
Il libro è pieno anche di gesti piccoli, ma significativi, di questo genere.
E’ mirabile ciò che si dice in merito alle problematiche sociali (famiglia, giovani, educazione...), ma anche il riferimento (che si trova in diversi intervistati) all’oltre, alla trascendenza, che consolida un’esperienza di vita degna di questo nome, rendendola valida in un’ottica di fede.
Una testimonianza che non guarda all’eternità, al sovrannaturale è difficile da definire cristiana.
Tutto il contenuto del libro sostanzia una enorme speranza da cui la Chiesa e le future generazioni potranno ripartire.
Un’opera assolutamente da leggere per chi vuole orientarsi in questa complessa realtà contemporanea, senza perdere di vista le grandi verità.
I miei più sinceri complimenti per l’ottimo libro “Intervista ai maestri”!
Colgo l’occasione per porgerti i miei migliori auguri di buone feste a te e alle persone che ti sono care!

Cordiali saluti.
".

Uno dei miei sogni, sarebbe proprio quello di scrivere un libro in collaborazione con per persone come Irene ed Angelo, due ragazzi molto competenti.
Io vorrei focalizzare la questione su un punto, la Chiesa.
Uno dei problemi che noi cattolici dobbiamo affrontare è proprio il fatto che oggi il mondo cattolico sia spaccato tra chi vuole difendere quel patrimonio culturale e religioso del cattolicesimo e chi pensa di cristianizzare certe teorie nuove, dal pensiero illuminista al comunismo.
Ora, in realtà, una cosa del genere non è praticabile.
Per esempio, il comunismo è un'ideologia che nega la famiglia.
Ora, la tradizione cattolica è pro-famiglia.
Questo principio comunista cozza con quella della tradizione cattolica.
Eppure, nel mondo cattolico (compresa parte del clero) c'è chi crede di potere cristianizzare un certo pensiero moderno.
In questo contesto rientrano anche le teorie pro-aborto e pro-eutanasia.
Alcuni cattolici "illuminati" credono l'aborto e l'eutanasia faccia parte del concetto di libero arbitrio, un concetto riconosciuto ed accettato dalla tradizione cattolica.
In realtà, il libero arbitrio cattolico è ben altra cosa.
Per il cristiano (e cattolico) la libertà va di pari passo con il concetto di responsabilità.
In pratica, ogni uomo è libero ma è anche responsabile verso Dio, verso gli altri e verso sé stesso.
Ora, la scelta dell'aborto e quella dell'eutanasia vanno contro questo concetto.
Con l'aborto, si impedisce ad una vita di venire alla luce.
Con l'eutanasia si pone fine ad una vita.
Queste scelte possono essere irresponsabili.
Ad esempio, i fautori dell'eutanasia dicono che essa sia una scelta privata.
Però, il salto dalla scelta privata a quella istituzionalizzata potrebbe essere breve.
In pratica, in un futuro, la fine di una vita potrebbe essere decisa da una sentenza di un giudice, anche senza il consenso del malato.
Lo stesso discorso vale per l'aborto.
Questo non va bene.
Nel mondo cattolico, purtroppo, ci sono frange che puntano a concedere aperture a queste idee.
Questo crea dei grossi problemi dentro la Chiesa.
La Chiesa diventa vulnerabile di fronte alle sfide della secolarizzazione.
Il caso della Chiesa anglicana dovrebbe insegnarci qualcosa a riguardo.
Invito tutti a comprare il libro di Irene Bertoglio "Intervista ai maestri".
Cordiali saluti.



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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".