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venerdì 28 dicembre 2012

Dal sito di Magdi Cristiano Allam : "L'asse tra il Vaticano e Monti: il patto scellerato con l'Europa anticristiana".

Cari amici ed amiche.

Leggete questo articolo intitolato "L'asse tra il Vaticano e Monti: il patto scellerato con l'Europa anticristiana":


"(Il Giornale) - Se le vie del Signore sono infinite resta tuttavia arduo comprendere come possano incrociarsi e addirittura sposarsi il Magistero della Chiesa, la morale cattolica, la Dottrina sociale che ispirati dalla fede in Dio e dai dogmi presidiati dal Papa mettono al centro la persona, la famiglia naturale e il bene comune, con la spregiudicata ideologia di Mario Monti che sulla scia del modello cinese coniuga capitalismo e statalismo, mettendo al centro la moneta, le banche e i mercati. Il monito di Gesù “Non potete servire a Dio e a Mammona” (Matteo 6,24 e nel Luca 16,13) risuona in modo dirompente nelle coscienze di tutti i fedeli e, più in generale, delle persone di buona volontà.

Non si può non restare esterrefatti leggendo l'esplicito sostegno dell'organo ufficiale dello Stato del Vaticano, l'Osservatore romano, in un articolo in cui si esalta l'espressione di Monti “salire in politica”, valutandola come “un appello a recuperare il senso più alto e più nobile della politica che è pur sempre, anche etimologicamente, cura del bene comune”. Così come si tessono le lodi del capo dello Stato Napolitano “un'altra figura istituzionale che gode di ampia popolarità e alla quale tutti riconoscono il merito di aver individuato proprio nel senatore a vita l'uomo adatto a traghettare l'Italia fuori dai marosi della tempesta finanziaria”.

E' stupefacente constatare che è stato un amore a prima vista. Ricevendo Monti in Vaticano lo scorso gennaio, Benedetto XVI si rivolse a lui con parole di apprezzamento: “Voi avete cominciato bene in una situazione difficile e quasi insolubile”. Eppure Monti, dopo essere stato calato dall'alto dei poteri finanziari forti alla guida del governo in modo più che discutibile, aveva già ripristinato la tassa sulla prima casa maggiorata del 60% dopo la rivalutazione degli estimi catastali, aveva aumentato l’età pensionabile in modo retroattivo violando i patti con milioni di cittadini, aveva annunciato l'aumento dell'Iva e del prezzo dei carburanti facendo impennare il costo della vita, aveva scatenato il regime di polizia fiscale che controlla tutti i conti correnti e affida obbligatoriamente alle banche le transazioni superiori ai mille euro. Così come nel successivo colloquio il Segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, aveva espresso a Monti “attenzione e incoraggiamento per un'azione difficile, che costa sacrifici, per fronteggiare la crisi economica: un impegno notevole anche dal punto di vista morale”.

Le basi del sodalizio tra la Chiesa e Monti furono gettate nel Forum delle associazioni cattoliche svoltosi a Todi il 17 ottobre 2011, voluto dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Angelo Bagnasco, che vide la partecipazione di ben tre futuri ministri del governo Monti: l’allora amministratore delegato di Banca Intesa Corrado Passera, il Rettore dell'Università Cattolica Lorenzo Ornaghi e il fondatore della Comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi. Da allora il cardinale Bagnasco è in prima linea nella difesa di Monti, rispondendo addirittura “a chiamata” del Corriere della Sera, così come è accaduto il 10 dicembre scorso, per contrastare l'attacco frontale di Silvio Berlusconi al capo del governo: “La preoccupazione più grande è la tenuta del nostro Paese e quindi la coesione sociale. (...) Il governo tecnico ha messo al riparo da capitolazioni umilianti e altamente rischiose. Non si può mandare in malora i sacrifici di un anno, che sono ricaduti spesso sulle fasce più fragili. (…) E si conferma la radice di una crisi che non è solo economica e sociale, ma culturale e morale”.

Per Bagnasco Monti sarebbe promotore di una riforma culturale e morale che si tradurrebbe anche nella salvezza economica e sociale dell'Italia? Lui che ha raddoppiato il numero degli italiani che soffrono la fame, che ha costretto 47 mila famiglie ad abbandonare la casa perché non hanno i soldi per pagare il mutuo, che ha triplicato la percentuale dei giovani disoccupati o inoccupati, che condanna a morte una media di 200 imprese al giorno? E ci si è forse dimenticati che Monti era nella Commissione Europea, presieduta da un altro cattolico caro alla Chiesa, Romano Prodi, quando quest'Europa relativista bocciò il riferimento alle radici giudaico-cristiane nella bozza della nuova Costituzione che fu poi bocciata dai referendum popolari?

Che cosa è che lega la Chiesa a Monti? Il ricatto di dover pagare per intero l'Imu sui fabbricati di proprietà della Chiesa il cui valore è pari a circa un terzo del valore degli immobili in Italia e che pertanto si tradurrebbe in un salasso finanziario? E' questa l'ipotesi più accreditata. Ma anche se così non fosse, la Chiesa sappia che il sodalizio con Monti consolida il disorientamento e allontana sempre di più i fedeli. Certamente non potrà godere della comprensione e del consenso delle famiglie, degli imprenditori, degli esodati e dei giovani che sono le principali vittime della forsennata strategia dell'austerità che ha ridotto la persona a strumento al servizio della moneta, spogliando in parallelo l'Italia della propria sovranità per darla in pasto a quest'Europa dei banchieri e alle istituzioni finanziarie globalizzate in cui ha servito e che sostengono Monti.
twitter@magdicristiano".

Non posso non concordare con Allam.
L'Europa attuale è costruita su una falsa moneta (l'Euro), una moneta retta solo dalle banche e senza il controllo di un organo politico (al contrario di altre grandi valute, come il Dollaro americano), e su una falsa identità, un'identità che, per esempio, dà più risalto alla tecnocrazia, al socialismo e alla massoneria che non alle radici giudaico-cristiane del nostro continente.
Ora, il patto tra una parte del mondo cattolico e Mario Monti rischia di fare molto male alla Chiesa.
Come ho già detto e scritto più volte, il centrismo è nemico del cattolicesimo.
Il migliore modo per salvare il cattolicesimo è liberarlo dal centrismo.
Il vero cattolicesimo, infatti, non è di sinistra né di centro.
Il centro è solo una stucchevole parodia del cattolicesimo, un escamotage per conservare il potere.
Chi è al centro, infatti, ha sempre l'occasione di prendere il potere (anche tramite il trasformismo), sia che ci sia la destra e sia che ci sia la sinistra al comando.
Questo non va bene!
Oltretutto, va detta una cosa: l'"Agenda Monti" è qualcosa di lontano dal cattolicesimo!
Ad esempio, cosa c'entrano l'IMU (Imposta Municipale Unica) e le imposte sui patrimoni con il cattolicesimo, tenendo conto del fatto che tale dottrina difenda la proprietà privata da ogni statalismo?
L'"Agenda Monti"  contempla anche le imposte patrimoniali e l'IMU.
Inoltre, nel suo periodo di governo, Monti ed i suoi hanno creato malcontento tra la gente, con il fisco elevato e la scarsità di vere riforme.
Le misure di Monti, ad esempio, hanno portato a chiusure di aziende, a disoccupazione e ad impoverimento delle famiglie.
I giovani sono particolarmente colpiti, ci si sposa meno e si fanno meno figli.
Un esempio di vera riforma da fare è il federalismo e Monti non ha implementato ciò ma ha aumentato il centralismo.
Eppure, ci sono certi cardinali e presuli che elogiano Monti.
Con il dovuto rispetto, io non concordo.
Forse, questi presuli credono che (intorno alla figura di Mario Monti) si possa formare un partito dei cattolici.
Io trovo che questo sia sbagliato.
Oltretutto, va detta un'altra cosa: Monti rappresenta quell'Europa che vuole togliere di mezzo il Cristianesimo.
Basti pensare al fatto che dai biglietti augurali sia stato espunto il riferimento al Santo Natale.
Il miglior modo per uccidere un popolo non è colpirlo con armi ma levargli le tradizioni e le feste comandate.
E' quello che sta facendo questa pessima Europa.
La Chiesa sta rischiando grosso.
Infatti, essa sta rischiando di dividersi al suo interno.
Sembra che stia prendendo la stessa via che è stata presa dalla Chiesa anglicana.
Quest'ultima, infatti, è divisa tra le sue varie tendenze, la "High Church", la "Low Church" e la "Broad Church" ed oggi è in crisi.
La nostra Chiesa sta rischiando di fare questa fine, condannandosi all'irrilevanza.
Questo non è accettabile!
Oltretutto, riconducendomi a quello che ho scritto prima, il centrismo dà l'idea di attaccamento al potere ad ogni costo.
Questo rischia di legittimare le idee anticattoliche agli occhi della gente.
Cordiali saluti.





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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".