L'amico Giovanni Covino (SEFT) ha messo questo testo intitolato "Indole escatologica della Chiesa pellegrinante. Dalla Cost. dogmatica «Lumen gentium» del Concilio ecumenico Vaticano II":
"La Chiesa, alla quale tutti siano chiamati in Cristo Gesù e nella quale per mezzo della grazia di Dio acquistiamo la santità, avrà il suo compimento solo nella gloria del cielo, quando verrà il tempo della restaurazione di tutte le cose e insieme all'umanità anche tutto il creato, ch'è intimamente unito all'uomo e per mezzo di lui raggiunge il suo fine, sarà perfettamente ristabilito in Cristo.
Cristo infatti, innalzato da terra, attirò tutti a sé; risorto dai morti, inviò sui discepoli il suo Spirito vivificante e per mezzo di lui costituì il suo corpo, la Chiesa, quale universale sacramento di salvezza, assiso alla destra del Padre, opera incessantemente nel mondo per condurre gli uomini alla Chiesa e per mezzo di essa unirli più intimamente a sé e renderli partecipi della sua vita gloriosa nutrendoli con il suo Corpo e il suo Sangue.
Quindi la promessa restaurazione, che attendiamo, ha già avuto inizio in Cristo, è portata avanti con l'invio dello Spirito Santo e continua per mezzo di lui nella Chiesa, nella quale mediante la fede veniamo istruiti anche sul senso della nostra vita temporale, mentre portiamo a termine, nella speranza dei beni futuri, la missione affidataci nel mondo dal Padre e realizziamo la nostra salvezza.
E' già dunque arrivata per noi la fine dei tempi ed è stata irrevocabilmente stabilita la rinnovazione cosmica e in un certo modo reale è anticipata nella fase attuale: infatti la Chiesa già ora sulla terra è adornata di vera santità, anche se imperfetta.
Tuttavia fino a quando non vi saranno cieli nuovi e terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia, la Chiesa pellegrina, nei suoi sacramenti e nelle sue istituzioni, che appartengono al tempo presente, porta l'immagine passeggera di questo mondo e vive tra le creature che gemono e soffrono fino ad ora nelle doglie del parto e attendono la rivelazione dei figli di Dio.".
Questo è un tema caro a don Giovanni Telò, parroco di Villa Garibaldi e di Cadè.
Tra l'altro, colgo l'occasione per continuare a segnalare i problemi della chiesa parrocchiale di Villa Garibaldi, chiesa che è stata danneggiata dagli eventi sismici del 20 e del 29 maggio scorso.
La chiesa deve essere restaurata e consolidata.
Ad oggi, l'edificio è inagibile e per metterlo a posto servono ben 290.000 Euro.
La comunità di Villa Garibaldi non potrà celebrare il Santo Natale nella propria chiesa.
Ora, commento il testo.
La vita terrena è di fatto un pellegrinaggio.
Per questo, la Chiesa terrena (ossia la Chiesa universale che c'è sulla Terra) è definita "pellegrinante".
La vita di ogni uomo è un pellegrinaggio.
Mi vengono i mente i viaggi dei pellegrini che partivano da Canterbury e arrivavano a Roma attraverso la Via Francigena.
Un pellegrino che partiva dalla lontana Inghilterra, poteva incontrare ogni pericolo, dal mare in tempesta ai briganti sulla strada.
Inoltre, egli poteva incontrare le epidemie e spesso era tentato a mollare.
Però, quando il pellegrino superava ogni prova, egli arrivava a Roma, per rendere omaggio a San Pietro.
Lo stesso discorso vale per la vita umana.
Ogni uomo è chiamato da Cristo alla santità.
Il cammino verso la santità è un cammino impervio e ricco di ostacoli.
Di fronte al male, spesso ci si arrende.
Il cristiano, però, non deve fare ciò.
Ogni prova deve essere superata.
Superando ogni prova, l'uomo cresce spiritualmente e si avvicina alla santità.
In fondo, anche Cristo fece ciò.
L'uomo deve avere Gesù Cristo come modello.
Cordiali saluti.
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