Beppe Grillo ha espulso il consigliere regionale dell'Emilia Romagna Giovanni Favia e la consigliera comunale di Bologna Federica Salsi.
Sul suo blog, il comico genovese ha scritto: ""A Federica Salsi e Giovanni Favia è ritirato l'utilizzo del logo del MoVimento 5 Stelle. Li prego di astenersi per il futuro a qualificare la loro azione politica con riferimento al M5S o alla mia figura. Gli auguro di continuare la loro brillante attività di consiglieri." Beppe Grillo".
Questo dimostra che nel Movimento 5 Stelle non c'è una vera democrazia interna.
Io milito in un partito, il Popolo della Libertà.
Su questo mio partito si dice di tutto di più.
Si dice che esso non sia democratico, per via della leadership del presidente Berlusconi.
Ora, il mio partito non sarà perfetto ma sulla sua democraticità non possono esserci dubbi.
Il dibattito interno che c'è sul sostegno o meno ad una lista di Mario Monti dimostra ciò.
Ovviamente, io non sosterrei mai una lista di Mario Monti.
Invece, nel Movimento 5 Stelle non si è vista questa democrazia.
Appena hanno detto qualcosa che non andava a Beppe Grillo e a Gianroberto Casaleggio, ecco che i due consiglieri Giovanni Favia e Federica Salsi sono stati espulsi.
Tra l'altro, anche il metodo con cui queste espulsioni sono avvenute mi sembra più da gogna mediatica.
Inoltre, questo movimento mi sembra più di protesta che altro.
Basti pensare a quello che sta facendo il sindaco di Parma Federico Pizzarotti.
Questi ha fatto un bando con cui si cerca un dirigente e tra i requisiti vi è l'avere avuto un'esperienza pregressa da sindaco.
Questo mi sembra davvero fuori da ogni logica.
Io penso che se uno si candida per essere eletto sindaco debba sapere cosa significhi amministrare un Comune, una Provincia o una Regione.
Cordiali saluti.
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