Cari amici ed amiche.
Su "Il Giornale d'Italia" c'è un articolo intitolato "Fine d'anno col 'botto' per Monti: 600mila disoccupati in più".
Questo è il "regalo di fine anno" del governo di Mario Monti: ben 600.000 disoccupati in più!
Mi sembra abbastanza chiaro che alzare le tasse sulle imprese porti alla disoccupazione.
Lo capirebbe anche mio cugino (o meglio il figlio di mio cugino) che ieri ha compiuto quattro anni.
Se si tassano le aziende e le famiglie (con l'IMU, Imposta Municipale Unica, e l'aumento dell'IVA, Imposta Valori Aggiunti) le conseguenze sono queste.
La gente non compra più e se la gente non compra più il denaro non gira e le aziende non producono.
Ora, i vari Mario Monti, Pier Ferdinando Casini, Nichi Vendola, Gianfranco Fini, Pier Luigi Bersani e soci hanno la faccia tosta di presentarsi alle elezioni e di parlare di "imposte patrimoniali".
Se questi signori dovessero andare al governo, chi colpirebbero con le imposte patrimoniali?
La risposta è molto semplice, queste imposte colpirebbero gli imprenditori, che si vedrebbero costretti a chiudere (per non evadere questo fisco esoso) e molta gente rimarrebbe a casa!
Meno persone che lavorano significa avere minore entrate fiscali.
Il fisco, così, colpirebbe la gente che ancora lavora.
Se dovessero andare al governo Monti, Casini, Montezemolo e Fini o Bersani, Tabacci e Vendola la cosa non cambierebbe.
Tutti e due gli schieramenti propongono imposte patrimoniali ed aumenti delle accise sui carburanti.
Tutti e due gli schieramenti propongono misure assistenzialiste.
Oltre a questi personaggi (che hanno fatto solo politica e non sanno cosa significhi avere un'azienda di proprietà da portare avanti né hanno in mente il concetto di lavoro), sorgono anche le figure delle "toghe rosse", i magistrati militanti.
Tra questi, non posso non menzionare Antonio Ingroia, il magistrato palermitano che si è candidato con una lista chiamata "Rivoluzione civile" , una lista sostenuta dal Partito dei Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista ed Italia dei Valori .
Le sue idee non sono per nulla condivisibili.
La lotta alla mafia, infatti, è una lotta di tutti e non una guerra tra parti politiche.
Io ho provato ribrezzo ed orrore, quando Ingroia ha detto Forza Italia (il partito di cui io ho fatto parte, prima di entrare nel Popolo della Libertà) sia nata per soddisfare la mafia!
Quello che dice Ingroia mi fa orrore!
Egli rappresenta quella magistratura che punta ad attaccare chi politicamente la pensa diversamente.
Ora, a fronte di ciò, un cittadino non si sente garantito dalla giustizia.
Inoltre, magistrati come Ingroia dividono l'opinione pubblica ed il popolo.
A fronte di ciò, la mafia ha un vantaggio.
Con dei cittadini che non si sentono garantiti dall'imparzialità dei giudici ed un popolo diviso nelle lotte politiche, la mafia ha un vantaggio.
Non possono non parlare di Beppe Grillo e del suo "Movimento 5 Stelle".
Grillo rappresenta il populismo.
Lui protesta contro uno Stato che non funziona.
Peccato, però, che egli non proponga nulla di serio.
Inoltre, Grillo è anche incoerente.
Egli parla di "democrazia".
Io non credo che egli sappia di cosa stia parlando.
Infatti, nel suo movimento non c'è democrazia.
Basti pensare al fatto che egli abbia proibito ai suoi di partecipare alle trasmissioni televisive o alle espulsioni di Federica Salsi e Giovanni Favia.
Inoltre, alcune sue tesi sono inaccettabili!
Grillo ed i suoi sono contro la realizzazione della TAV Lione-Torino e dell'asse Tirreno-Brennero (Ti-Bre), due infrastrutture che servono all'Italia e che renderebbero più efficiente e sicuro il trasporto di merci e persone.
Oltre, a non proporre nulla di alternativo, Grillo ed i suoi incitano alla protesta violenta.
Leggete l'articolo su "Il Giornale" che è intitolato "Beppe Grillo alla sbarra:"I No Tav? Persone perbene"".
Le "persone perbene" di cui parlano Grillo e soci sono le stesse che attaccano le forze dell'ordine che proteggono i cantieri in Val di Susa.
Anche gli attacchi di Grillo contro Israele sono inaccettabili!
Poveri noi, se questi dovessero prendere il potere!
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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