Riprendo quanto da me scritto nell'articolo intitolato "Vogliamo salvare il nostro made in Italy?" .
Lo voglio fare, lanciando un'idea che potrebbe essere messa nel programma di un futuro governo.
Il problema dei falsi prodotti made in Italy nel mondo è grave!
Esso costa ben 50.000.000.000 di Euro annui alle nostre imprese.
Ora, io propongo la creazioni di convenzioni tra governi degli Stati.
Per esempio, il governo italiano potrebbe fare una convezione con quello canadese per salvaguardare i prodotti made in Italy che saranno importati in Canada.
In pratica, questa convenzione prevederebbe che i falsi prodotti made in Italy non rechino nomi, marchi e loghi simili a quelli dei veri prodotti italiani.
Se questo divieto non dovesse essere rispettato, le aziende canadesi che farebbero ciò verrebbero multate pesantemente.
Inoltre, una convenzione simile farebbe in modo che i prodotti italiani veri siano favoriti nel commercio sul suolo canadese.
Si potrebbe favorire la vendita in franchising dei prodotti italiani.
In cambio, l'Italia potrebbe favorire il commercio dei prodotti canadesi (che sarebbero tutelati) sul suo territorio, che possono essere venduti in franchising.
Grazie ad una rimodulazione del nostro fisco, le aziende canadesi potrebbero investire nel nostro Paese e fare lavorare la gente e creare indotti qui in Italia.
Lo stesso potrebbero fare le nostre aziende in Canada.
Per noi disoccupati, ciò sarebbe manna dal cielo.
Sarebbe una sorta di collaborazione da cui tutti trarrebbero benefici.
Ora, ho citato il Canada (come esempio) ma il discorso può valere per gli Stati Uniti d'America, per l'Argentina o per l'Australia.
Se io fossi il Presidente del Consiglio, andrei dal Primo Ministro canadese Stephen Harper, piuttosto che da quello australiano Julia Gillard o dal Presidente degli USA Barack Hussein Obama e fare subito queste convenzioni.
Cordiali saluti.
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