Cari amici ed amiche.
Le letture delle liturgie di oggi e di domani sono:
"[20] Così al finir dell'anno Anna concepì e partorì un figlio e lo chiamò Samuele. "Perché - diceva - dal Signore l'ho impetrato".
[21] Quando poi Elkana andò con tutta la famiglia a offrire il sacrificio di ogni anno al Signore e a soddisfare il voto,
[22] Anna non andò, perché diceva al marito: "Non verrò, finché il bambino non sia divezzato e io possa condurlo a vedere il volto del Signore; poi resterà là per sempre".
[24] Dopo averlo divezzato, andò con lui, portando un giovenco di tre anni, un'efa di farina e un otre di vino e venne alla casa del Signore a Silo e il fanciullo era con loro.
[25] Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli.
[26] e Anna disse: "Ti prego, mio signore. Per la tua vita, signor mio, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore.
[27] Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho chiesto.
[28] Perciò anch'io lo do in cambio al Signore: per tutti i giorni della sua vita egli è ceduto al Signore". E si prostrarono là davanti al Signore. Dal primo libro del profeta Samuele, capitolo 1, versetti 20-22. 24-28.",
[25] Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli.
[26] e Anna disse: "Ti prego, mio signore. Per la tua vita, signor mio, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore.
[27] Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho chiesto.
[28] Perciò anch'io lo do in cambio al Signore: per tutti i giorni della sua vita egli è ceduto al Signore". E si prostrarono là davanti al Signore. Dal primo libro del profeta Samuele, capitolo 1, versetti 20-22. 24-28.",
"[1] Al maestro del coro. Su "I torchi...".
Dei figli di Core. Salmo. [2] Quanto sono amabili le tue dimore,
Signore degli eserciti!
[3] L'anima mia languisce
e brama gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne
esultano nel Dio vivente.
[4] Anche il passero trova la casa,
la rondine il nido,
dove porre i suoi piccoli,
presso i tuoi altari,
Signore degli eserciti, mio re e mio Dio.
[5] Beato chi abita la tua casa:
sempre canta le tue lodi!
[6] Beato chi trova in te la sua forza
e decide nel suo cuore il santo viaggio.
[7] Passando per la valle del pianto
la cambia in una sorgente,
anche la prima pioggia
l'ammanta di benedizioni.
[8] Cresce lungo il cammino il suo vigore,
finché compare davanti a Dio in Sion.
[9] Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera,
porgi l'orecchio, Dio di Giacobbe.
[10] Vedi, Dio, nostro scudo,
guarda il volto del tuo consacrato.
[11] Per me un giorno nei tuoi atri è più che mille altrove,
stare sulla soglia della casa del mio Dio
è meglio che abitare nelle tende degli empi.
[12] Poiché sole e scudo è il Signore Dio;
il Signore concede grazia e gloria,
non rifiuta il bene
a chi cammina con rettitudine.
[13] Signore degli eserciti,
beato l'uomo che in te confida. Salmo 84.",
"[1] Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! La ragione per cui il mondo non ci conosce è perché non ha conosciuto lui.
[2] Carissimi, noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
[21] Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio;
[22] e qualunque cosa chiediamo la riceviamo da lui perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quel che è gradito a lui.
[23] Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato.
[24] Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio ed egli in lui. E da questo conosciamo che dimora in noi: dallo Spirito che ci ha dato. Dalla I Lettera di Giovanni, capitolo 3, versetti 1-3.21-24."
[22] e qualunque cosa chiediamo la riceviamo da lui perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quel che è gradito a lui.
[23] Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato.
[24] Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio ed egli in lui. E da questo conosciamo che dimora in noi: dallo Spirito che ci ha dato. Dalla I Lettera di Giovanni, capitolo 3, versetti 1-3.21-24."
e:
"[41] I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua.
[42] Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza;
[43] ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.
[44] Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti;
[45] non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
[46] Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava.
[47] E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
[48] Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: "Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo".
[49] Ed egli rispose: "Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?".
[50] Ma essi non compresero le sue parole.
[51] Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.
[52] E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini. Dal Vangelo secondo Luca, capitolo 2, versetti 41-52.".
[42] Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza;
[43] ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.
[44] Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti;
[45] non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.
[46] Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava.
[47] E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.
[48] Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: "Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo".
[49] Ed egli rispose: "Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?".
[50] Ma essi non compresero le sue parole.
[51] Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.
[52] E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini. Dal Vangelo secondo Luca, capitolo 2, versetti 41-52.".
Le letture sono state prese dal sito della Santa Sede.
La Sacra Famiglia, Gesù, la Vergine Maria e San Giuseppe furono, sono e devono essere da esempio per tutte le famiglie.
Maria era una sposa fedele, Giuseppe era un marito degno della sua sposa ed un padre esemplare, anche se putativo, e Gesù era figlio obbediente verso i genitori, pur essendo conscio di quello che era realmente.
Questo fu quello che dovrebbe essere una famiglia di oggi.
Le famiglie di oggi sono uguali alla Sacra Famiglia?
La risposta è semplice: no!
Gli egoismi, la poca propensione al sacrificio e il volersi separarsi al primo intoppo, minano la famiglia e le sue fondamenta.
Serve un'"educazione alla famiglia" .
Bisogna tornare a capire che quando ci si sposa si diventa una carne sola.
Il matrimonio cambia la vita di entrambi i coniugi.
Il matrimonio è la fine della vecchia vita da singles e l'inizio di una nuova vita di coppia in cui si condividono dolori, gioie, ricchezze, povertà e sofferenze.
La famiglia è la cellula della società, in cui si danno i primi valori civili.
La famiglia è la "Chiesa domestica" in cui si danno i primi valori cristiani.
Questo è l'insegnamento della Sacra Famiglia.
Cordiali saluti.
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