Ieri, il telegiornale satirico "Striscia la Notizia" ha portato all'attenzione la questione dei falsi prodotti italiani.
Ora, io mi pongo questa domanda: è possibile che ad interessarsi della questione debba essere un telegiornale satirico?
Io penso che la cosa debba turbare anche le "alte sfere" del nostro Paese.
In Paesi come Canada, Stati Uniti, Germania, Cina ed Australia girano prodotti che vengono spacciati per italiani ma che di italiano non hanno nulla.
Oltre alla fregatura per il consumatore canadese, statunitense o australiano (che compra un prodotto, credendo che esso sia italiano), vi è anche un danno per la nostra economia.
Questi falsi prodotti italiani costano alle nostre imprese ben 50.000.000.000 di Euro.
Per esempio, com'è noto, in Emilia-Romagna e qui nella Provincia di Mantova c'è stato il terremoto.
Il sisma ha danneggiato i caseifici in cui si producono formaggi come il Grana Padano ed il Parmigiano Reggiano.
Ora, questi caseifici non riescono a vendere i loro prodotti perché c'è la concorrenza sleale dei falsi prodotti italiani.
Io penso che un altro grave fallimento del governo Monti sia stato proprio il non avere tutelato il prodotto made in Italy.
Io mi auguro che si faccia qualcosa e che non si vedano più in giro il "Canadian Parmesan Cheese" o il "Deutsch Cambzola" o l'"Australian Tiboonzola".
Ai Canadesi lasciamo il succo d'acero e la Tourtière , ai Tedeschi la Biersuppe ed i Wurstel e agli Australiani le Uova allo zenzero e la Pavlova ma difendiamo i nostri prodotti.
Se proprio vogliono imitare i nostri prodotti, i Canadesi, gli Statunitensi, i Tedeschi, i Cinesi e gli Australiani non li spaccino per prodotti italiani.
Cordiali saluti.
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