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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 15 dicembre 2012

III Domenica di Avvento

Cari amici ed amiche.

Le letture delle Sante Messe di questa sera di domani sono:


"[14] Gioisci, figlia di Sion, 
esulta, Israele, 
e rallegrati con tutto il cuore, 
figlia di Gerusalemme! 

[15] Il Signore ha revocato la tua condanna, 
ha disperso il tuo nemico. 
Re d'Israele è il Signore in mezzo a te, 
tu non vedrai più la sventura. 

[16] In quel giorno si dirà a Gerusalemme: 
"Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! 

[17] Il Signore tuo Dio in mezzo a te 
è un salvatore potente. 
Esulterà di gioia per te, 
ti rinnoverà con il suo amore, 
si rallegrerà per te con grida di gioia. Dal libro del profeta Sofonia, capitolo 3, versetti 14-17.",

"[2] Ecco, Dio è la mia salvezza; 
io confiderò, non temerò mai, 
perché mia forza e mio canto è il Signore; 
egli è stato la mia salvezza. 

[3] Attingerete acqua con gioia 
alle sorgenti della salvezza". 

[4] In quel giorno direte: 
"Lodate il Signore, invocate il suo nome; 
manifestate tra i popoli le sue meraviglie, 
proclamate che il suo nome è sublime. 

[5] Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose grandiose, 
ciò sia noto in tutta la terra. 

[6] Gridate giulivi ed esultate, abitanti di Sion, 
perché grande in mezzo a voi è il Santo di Israele".  Dal libro del profeta Isaia, capitolo 12, versetti 2-6",

"[4] Rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi. 

[5] La vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino! 

[6] Non angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti; 

[7] e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù. Dalla Lettera di San Paolo ai Filippesi, capitolo 4, versetti 4-7"

e

"[10] Le folle lo interrogavano: "Che cosa dobbiamo fare?". 

[11] Rispondeva: "Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto". 

[12] Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare, e gli chiesero: "Maestro, che dobbiamo fare?". 

[13] Ed egli disse loro: "Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato". 

[14] Lo interrogavano anche alcuni soldati: "E noi che dobbiamo fare?". Rispose: "Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe". 

[15] Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, 

[16] Giovanni rispose a tutti dicendo: "Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 
[17] Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile". 

[18] Con molte altre esortazioni annunziava al popolo la buona novella. Dal Vangelo secondo Luca, capitolo 3, versetti 10-18".

I testi sono stati presi dal sito della Santa Sede.
Questa Messa esordisce con la frase che recita: "Gioisci, figlia di Sion.".
Questo è il lieto annuncio dell'arrivo del Messia.
Nel brano del Vangelo, San Giovanni Battista dice: 

"Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 

Egli ha in mano il ventilabro per ripulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula, la brucerà con fuoco inestinguibile".

Il messaggio è lieto e nello stesso tempo inquietante.
Esso, infatti, annuncia l'arrivo del Messia ma nel contempo ricorda che questi non viene solo per salvarci ma anche per giudicare vivi e morti.
Infatti, morendo sulla croce e risorgendo, il Messia ci salvò dal peccato.
Tuttavia, egli tornerà e giudicherà vivi e morti, come recita anche il Credo.
La libertà dal peccato, infatti, prelude anche il giudizio.
Una volta libera dal peccato, l'umanità verrà separata tra chi ha scelto la salvezza e chi l'ha rifiutata, come viene separato il grano dalla pula.
Ora, l'umanità di oggi sarà giudicata per le sue opere ma sarà anche salvata.
Infatti, essa ha bisogno di essere salvata.
Basti pensare a quanto è successo in una scuola americana di Newtown (in Connecticut) in cui sono morti ben ventisette bambini.
L'umanità ha bisogno di essere salvata di nuovo e la salvezza prelude anche il giudizio.
Cordiali saluti. 





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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".