Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 22 dicembre 2012

IV Domenica di Avvento

Cari amici ed amiche.

Le letture delle Sante Messe di questa sera e di domani sono:


"[1] E tu, Betlemme di Efrata 
così piccola per essere fra i capoluoghi di Giuda, 
da te mi uscirà colui 
che deve essere il dominatore in Israele; 
le sue origini sono dall'antichità, 
dai giorni più remoti. 

[2] Perciò Dio li metterà in potere altrui 
fino a quando colei che deve partorire partorirà; 
e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli di Israele. 

[3] Egli starà là e pascerà con la forza del Signore, 
con la maestà del nome del Signore suo Dio. 
Abiteranno sicuri perché egli allora sarà grande 
fino agli estremi confini della terra 
[4] e tale sarà la pace. Dal libro del profeta Michea, capitolo 5, versetti 1-4a.",

"[1] Al maestro del coro. Su "Giglio del precetto". Di Asaf. Salmo. 

[2] Tu, pastore d'Israele, ascolta, 
tu che guidi Giuseppe come un gregge. 
Assiso sui cherubini rifulgi 

[3] davanti a Efraim, Beniamino e Manasse. 
Risveglia la tua potenza 
e vieni in nostro soccorso. 

[4] Rialzaci, Signore, nostro Dio, 
fà splendere il tuo volto e noi saremo salvi. 

[5] Signore, Dio degli eserciti, 
fino a quando fremerai di sdegno 
contro le preghiere del tuo popolo? 

[6] Tu ci nutri con pane di lacrime, 
ci fai bere lacrime in abbondanza. 

[7] Ci hai fatto motivo di contesa per i vicini, 
e i nostri nemici ridono di noi. 

[8] Rialzaci, Dio degli eserciti, 
fà risplendere il tuo volto e noi saremo salvi. 

[9] Hai divelto una vite dall'Egitto, 
per trapiantarla hai espulso i popoli. 

[10] Le hai preparato il terreno, 
hai affondato le sue radici e ha riempito la terra. 

[11] La sua ombra copriva le montagne 
e i suoi rami i più alti cedri. 

[12] Ha esteso i suoi tralci fino al mare 
e arrivavano al fiume i suoi germogli. 

[13] Perché hai abbattuto la sua cinta 
e ogni viandante ne fa vendemmia? 

[14] La devasta il cinghiale del bosco 
e se ne pasce l'animale selvatico. 

[15] Dio degli eserciti, volgiti, 
guarda dal cielo e vedi 
e visita questa vigna, 

[16] proteggi il ceppo che la tua destra ha piantato, 
il germoglio che ti sei coltivato. 

[17] Quelli che l'arsero col fuoco e la recisero, 
periranno alla minaccia del tuo volto. 

[18] Sia la tua mano sull'uomo della tua destra, 
sul figlio dell'uomo che per te hai reso forte. 

[19] Da te più non ci allontaneremo, 
ci farai vivere e invocheremo il tuo nome. 

[20] Rialzaci, Signore, Dio degli eserciti, 
fa splendere il tuo volto e noi saremo salvi. Salmo 80.",

"[5] Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: 
Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, 
un corpo invece mi hai preparato. 

[6] Non hai gradito 
né olocausti né sacrifici per il peccato. 

[7] Allora ho detto: Ecco, io vengo 
- poiché di me sta scritto nel rotolo del libro - 
per fare, o Dio, la tua volontà. 

[8] Dopo aver detto prima non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato, cose tutte che vengono offerte secondo la legge, 

[9] soggiunge: Ecco, io vengo a fare la tua volontà. Con ciò stesso egli abolisce il primo sacrificio per stabilirne uno nuovo. 
[10] Ed è appunto per quella volontà che noi siamo stati santificati, per mezzo dell'offerta del corpo di Gesù Cristo, fatta una volta per sempre. Dalla Lettera agli Ebrei, capitolo 10, versetti 5-10.",

"[39] Disse loro: "Venite e vedrete". Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui; erano circa le quattro del pomeriggio. 

[40] Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. 

[41] Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse: "Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)" 

[42] e lo condusse da Gesù. Gesù, fissando lo sguardo su di lui, disse: "Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire Pietro)". 

[43] Il giorno dopo Gesù aveva stabilito di partire per la Galilea; incontrò Filippo e gli disse: "Seguimi". 

[44] Filippo era di Betsàida, la città di Andrea e di Pietro. 
[45] Filippo incontrò Natanaèle e gli disse: "Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret". Dal Vangelo secondo Luca, capitolo 1, versetti 39-45".

I brani sono stati presi dal sito della Santa Sede.
Qui si celebrano due cose importanti, il riconoscimento di San Pietro apostolo come capo di quella che sarà la Chiesa di Cristo (Pietro fu la pietra su cui Cristo fondò la Chiesa) ed il riconoscimento della chiamata di Gesù.
Gesù, infatti, chiamò gli apostoli, con cui diede origine alla Chiesa, il Nuovo Israele.
Da pescatori di pesci, gli apostoli divennero pescatori di uomini.
Qui c'è anche la continuità tra Vecchio e Nuovo Testamento.
Il brano del libro di Michea parla, infatti, di un Messia che proviene da Betlemme.
Questo dimostra che il Nuovo Testamento dice la verità.
Da Betlemme venne il Salvatore.
Quello di Gesù, fu, quindi, un messaggio di conversione.
Gesù, infatti, chiamò gli uomini a convertirsi.
Convertirsi, però, non significa tanto ricevere i sacramenti della Chiesa ma, prima di tutto, significa cambiare vita, fare morire l'uomo vecchio e vizioso e diventare l'uomo nuovo e virtuoso.
Per quanto possano essere importanti (anzi fondamentali) i sacramenti da soli non bastano, se l'uomo non non abbraccia ciò che Gesù disse.
Lo dice il brano della "Lettera agli Ebrei", nel versetto 8, che recita:

"[8] Dopo aver detto prima non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato, cose tutte che vengono offerte secondo la legge.".

In pratica, l'obbedienza vale più dei sacrifici.
Partecipare ai riti senza avere realmente la volontà di convertirsi nel cuore è una buona cosa ma non basta.
Ci sarebbe solo un ritualismo.
Essere cristiani significa sì partecipare ai riti (che per un cristiano sono obbligatori, poiché nell'Eucaristia c'è Cristo) ma bisogna fare con cuore sincero e partecipazione.
Questo Gesù ci disse.
Già da subito, noi dobbiamo prepararci al Natale.
Il Santo Natale è la festa in cui la Parola di Dio si fece carne ed abitò in noi.
Cordiali saluti. 




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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".