Nella sua conferenza stampa di fine anno (l'ultima da premier, viste le sue dimissioni) Mario Monti ha sparato a zero sul presidente Silvio Berlusconi.
Monti, infatti, ha annunciato di allearsi con chi seguirà la sua linea.
Secondo quanto riporta il quotidiano "La Stampa", Monti ha detto:
"«Quella di Alfano è stata una vera e propria sfiducia»
«Ho espresso il desiderio nostro di lavorare non solo per mettere in sicurezza l’economia ma per instaurare un clima di fiducia reciproca tra politica e cittadini. Questo atteggiamento di rispetto verso il Parlamento e le forze politiche ha sempre caratterizzato il nostro comportamento». «Nessuno - ha proseguito Monti - deve essere quindi sorpreso se il 7 dicembre, avendo visto l’intervento del segretario del Pdl Angelino Alfano, ne abbiamo tratto le conseguenze. Per noi le parole pesano, nella vita umana, civile, e credo che le parole del Parlamento debbano pesare ancora di più. Di questo devono essere coscienti coloro che pronunciano le parole e coloro che le ascoltano».
«Berlusconi? Fatico a seguire la linearità del suo pensiero»
Poi una frecciata a Berlusconi. «Faccio fatica a seguire la linearità del suo pensiero. Verso di lui - ha precisato Monti - esprimo una parola di gratitudine e di sbigottimento». «Togliere l’Imu? Una proposta bellissima e piena di attrattiva popolare», ha spiegato ironicamente il Professore. «È bellissimo e allora io direi anche ridurre le tasse o reintrodure il concetto che le tasse significa mettere le mani nelle tasche degli italiani. Ma se si farà senza altre grandissime operazioni di politica economica, chi verrà al governo un anno dopo - e non dico dopo cinque anni - dovrà mettere l’Imu doppia. Non bisogna svendere il futuro del Paese solo per farsi rieleggere. Compiacere i gruppi di interesse per acquisire consensi elettorali è la peggiore forma di voto di scambio».
«Da me leggi ad nationem e non ad personam»
Parlando di quanto fatto dall’esecutivo in questo anno in materia di giustizia, Monti ha spiegato che il governo ha fatto «tanta fatica» con la legge anti-corruzione «per la presenza di forti resistenze» in Parlamento. E ancora una stoccata al Cavaliere: «Credo siano meglio leggi ad nationem e non ad personam». ".
Io trovo che alcune frasi non siano di buon gusto.
In primo luogo, Monti deve ringraziare il presidente Berlusconi di molte cose.
Nel 1994, Monti divenne commissario europeo grazie al presidente Berlusconi.
Inoltre, ricordo che il presidente Berlusconi ci difese dall'attacco tedesco.
Vi faccio leggere questo testo che ho trovato sulla pagina di Facebook del "Minzolini Fan Club":
"LA MONETA UNICA E’ STATA UNA VERA MANNA PER BERLINO
Una delle affermazioni di Monti più difficili da accettare per gli italiani stritolati dalle tasse e dagli aumenti dei prezzi è quella secondo cui dobbiamo essere “grati alla Germania perché senza la batteria di vincoli che la Germania ci impone, e che oggi ci paiono angusti e perversi essa non avrebbe mai accettato di condividere con altri Paesi una moneta unica e l’Italia oggi sarebbe un paese vagante nel vuoto”.
In tutti gli altri Paesi europei l’insofferenza per i diktat tedeschi sta emergendo palesemente e ciò è attestato anche dalle recenti dimissioni del premier lussemburghese, Jean-Claude Juncker, dalla Presidenza dell’Eurogruppo a motivo delle eccessive ingerenze tedesche e francesi.
In Italia invece Monti era talmente succube della Germania da invitarci a guardare con ammirazione e senso di inferiorità alla Germania. Forse questo fa parte del programma di rieducazione degli italiani che il Presidente del Consiglio si era vantato a più riprese di voler impostare.
Ma i motivi di gratitudine non hanno alcuna ragione di esistere anche perché abbiamo l’esempio dei Paesi europei che non hanno accettano quei vincoli o addirittura non sono entrati nell’euro e sono liberi, sovrani e più prosperi di noi.
Quanto al fatto per cui dobbiamo essere grati alla Germania per averci concesso di condividere la moneta, c’è il parere contrario di un altro tecnico, pari-grado di Monti, il professore economista ed ex-Presidente del Consiglio, Romano Prodi che dice che prima dell’euro “La Germania non ha mai potuto accumulare un surplus mentre al contrario oggi, solo nell’ultimo anno, ha avuto un surplus di quasi 200 miliardi di euro”. E la Germania vanta il suo attuale mega-surplus nei confronti degli altri Paesi europei e quindi anche nei confronti dell’Italia.
Prodi, comunque al pari di Monti ritiene che l’euro sia assolutamente un bene e non più tardi del febbraio scorso ha accettato dall’Università di Bologna il ‘Sigillum magnum’ per esserne stato uno degli artefici.
Ma la Germania, aggiunge l’ex-Premier, “non ha nessuna intenzione di abbandonare l’euro»”, visto che le ha portato tanti bei risultati.".
Noi siamo diventati il bancomat della Germania.
Monti non ha contrastato a sufficienza questo strapotere tedesco.
Guarda caso, la Germania vede bene la linea del governo Monti.
Noi siamo stritolati dalle tasse e Monti parla bene dell'IMU, l'Imposta Municipale Unica.
Le nostre aziende chiudono perché sono stritolate dalle tasse e lui, il professor Monti, parla bene delle tasse che ha messo.
Monti ha dato ascolto alla sinistra.
Basti pensare al caso del riconoscimento della Palestina all'ONU.
Il suo governo non ha fatto una riforma seria.
Per questo, ritengo che quello che ha detto sia sbagliato.
Cordiali saluti.
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