Cari amici ed amiche.
L'amico Sergio Rossi, membro del Circolo "Roncoferraro Giovani Futuro", ha realizzato un blog, il cui nome è "Dibattito politico".
Di questo blog, voglio commentare l'articolo intitolato "Il centro destra nel caos".
Di questo articolo è interessante la parte che recita:
"Amici,
le cronache di questi giorni lasciano l'elettorato del centro destra a dir poco disorientato.
Berlusconi cambia idea sulle sorti del PDL a giorni alterni e di conseguenza il partito è sempre in bilico tra le primarie e " L'irrilevanza". La pattuglia delle sigle che compongono la galassia del centro destra, rappresentano ancora un elemento imperscrutabile, infatti il FLI, o quello che ne resta, nella persona di Fini spinge verso la costituzione di questa famosa lista per l'Italia, ma non sembra che l'idea scaldi i cuori né di Casini che probabilmente pensa ad un'alleanza con il Pd né d'Italia Futura che ancora non si sbilancia.
La Lega si accorda con Tremonti....e qui mi fermo.
Definire la situazione di stallo è poco, eppure esiste tutto un popolo che nel suo complesso costituisce almeno il 30% dell'elettorato di questa nazione che non sa a chi dare il voto, che sperava nella vittoria di Renzi alle primarie del PD ma che di contro non vuole affidarsi ad un Bersani rappresentante di un concetto di sinistra che per circa 20 anni ha avversato.".
Io vorrei prendere spunto dalla proposta lanciata ieri dall'onorevole Silvano Moffa, deputato di Popolo e territorio, già deputato del Popolo della Libertà e di Futuro e Libertà per l'Italia.
Moffa ha detto che dovrebbe nascere una nuova versione del centrodestra, una federazione.
Io vedo questa cosa di buon occhio.
L'uscita di Futuro e Libertà per l'Italia, la crisi del governo del presidente Berlusconi, il sostegno sciagurato del Popolo della Libertà al governo Monti e le rotture interne, come quella con la Lega Nord o con l'ex-ministro Giulio Tremonti, rischiano di creare una diaspora del centro destra.
Moffa ha parlato di una "federazione".
Io vedo questa cosa di buon occhio.
Si potrebbe fare una federazione composta da Popolo della Libertà, Lega Nord, Popolari Italia Domani, Alleanza di Centro per l'Italia, La Destra, la Lista tre L di Giulio Tremonti ed i fuoriusciti di Futuro e Libertà per l'Italia, come il gruppo di Popolo e Territorio o Azione Popolare, il partito del senatore Pasquale Viespoli.
Magari, si potrebbe estendere il progetto anche Grande Sud, il partito di Gianfranco Miccichè, e al MAIE, il Movimento Associativo degli Italiani all'Estero dell'onorevole Ricardo Merlo.
La leadership di questa federazione potrebbe essere data al presidente Berlusconi, finché non si costituiscono una nuova classe dirigente (nel Popolo della Libertà) ed una piattaforma di valori comuni di tutte le tradizioni del centro moderato (ma dichiaratamente alternativo alla sinistra) e della destra.
Potrebbe essere un'alternativa al massimalismo della sinistra, al populismo di Beppe Grillo e soci e ai tatticismi della vecchia politica dell'Unione di Centro e dei suoi alleati.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Caro Antonio,
RispondiEliminagrazie per la citazione nel tuo blog. In merito al tuo auspicio, temo che ne verrebbe fuori una specie di Unione di Prodiana memoria pronta a litigare ad ogni piè sospinto. Inoltre la leadership di B. sarebbe un grosso deterrente ad un progetto simile. Avremmo avuto questa possibilità, anche se in chiave più ristretta, se Alfano avesse portato avanti il progetto di un PPE ma, come appare evidente dai fatti della settimana,così non è.
Questo è un buon punto su cui riflettere.
RispondiEliminaGiustamente, tu hai citato l'Unione di Romano Prodi.
L'Unione di Romano Prodi aveva come cemento ideologico l'odio verso il presidente Berlusconi.
Basti pensare a Domenico Fisichella (di cui credo tu sappia) che si è trovato in coalizione con Fausto Bertinotti, Nichi Vendola ed Oliviero Diliberto.
Anche l'attuale centrosinistra non è diverso da quella coalizione.
Certamente, un'eventuale federazione del centrodestra non dovrà essere fatta solo ed esclusivamente in funzione anticomunista ma anche (anzi, direi soprattutto) con un programma serio che sia comune a tutte le sue componenti che a loro volta dovranno avere un patrimonio comune.
Quindi, non si dovranno fare accozzaglie.