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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 6 dicembre 2012

Book of Common Prayer, la recensione

Cari amici ed amiche.

Faccio la recensione dell'opera di Thomas Cranmer (nella foto, 1489-1556), il "Book of Common Prayer".
La sua prefazione (presa da un'edizione in italiano del XIX secolo) recita:

"È D'ESSA pure una parte inestimabile di quella preziosa libertà con la quale Cristo ci ha francati, che nel suo culto divino molte forme ed usi senza offesa alcuna possano essere permessi, purché la sostanza della fede sia mantenuta intatta, e che in ogni chiesa quel che non può chiaramente definirsi appartenere alla dottrina, bisogna che si riferisca alla disciplina; e quindi per comune consenso di autorità possa cambiarsi, abbreviarsi, correggersi ed altrimenti disporsi in maniera che sembri più conveniente all’ edificazione del popolo “a seconda delle varie esigenze del tempi e delle circostanze.”


La Chiesa d’Inghilterra, alla quale la Chiesa Protestante Episcopale degli Stati Uniti è obbligata dopo Dio per la sua prima fondazione e per una lunga cura e protezione, ha stabilito come regola fissa nel suo libro delle preghiere comuni “che le forme particolari del culto divino ed i riti, e le cerimonie prescritte da doversi usare, essendo cose indifferenti di lor propria natura alterabili e come tali riconosciute, è ragionevole che su gravi ed importanti considerazioni secondo le varie esigenze del tempi e delle circostanze che vi si facessero tali cambiamenti ed alterazioni siccome a quei che sono in autorità, di tempo in tempo sembrasse lor meglio necessario od espediente.”
“La stessa Chiesa ha non solo nella sua prefazione, ma pure nel Buoi articoli ed omelie dichiarato la necessità e la convenienza secondo che le circostanze lo richiedono, dl cambiare le forme della sua liturgia: ed in conformità noi troviamo, che cercando di tenersi x%nel mezzo fra I due estremi di troppa pertinacia nel rigettare, e di troppa facilità nell’ ammettere delle variazioni in cose stabilite una volta con giudizio e serietà; essendo essa a ciò mossa nel regno di alcuni principi sin dal principio della compilazione della sua liturgia al tempo di Eduardo VI su giuste, gravi e serie considerazioni fu indotta a fare tali alterazioni In alcune particolarità, le quali secondo le varie esigenze dei tempi furono considerate convenienti, purchè il corpo principale e le parti essenziali dello stesso, (tanto nei materiali di prima necessità quanto nella disposizione ed ordine) rimanessero Intatti sino ai nostri giorni.”
La sua mira generale in queste varie riviste ed alterazioni è stata, come essa ci dichiara nella sua citata prefazione “di fare quelle cose che a seconda del nostro migliore intendimento potessero maggiormente tendere alla conservazione della pace ed unità della chiesa, ispirare riverenza ed eccitare pietà e devozione nella pubblica adorazione di Dio, e finalmente di togliere l’occasione a coloro che cercano di trovare cavilli e querele nella sua liturgia.” E sebbene nel suo giudizio non vi sia alcuna cosa che sia contraria alla parola ai Dio, od alla sana dottrina, o che un uomo pio nell’ integrità della sua coscienza non potesse usare e sottomettersi, o che non sia equamente difendile, purché gli fosse permessa tale giusta e favorevole interpretazione, come quella che per comune equità dovrebbe permettersi ad ogni scritto umano, pure su questi principii già premessi non può supporsi che ulteriori alterazioni potessero col tempo trovarsi espedienti. In conformità a tanto fu autorizzata una commissione nell’ anno 1689 per una rivista, ma questo grande e buon lavoro aborti In quel tempo, e l’autorità civile non credette più opportuno fare ulteriori riviste.
Ma quando per Divina Provvidenza questi Stati Uniti d’America divennero civilmente indipendenti, ne segui naturalmente la loro indipendenza ecclesiastica, e le differenti denominazioni cristiane in questi Stati furono lasciate egualmente libere ed indipendenti di modellare, ed organizzare le loro rispettive chiese con forme di culto e di disciplina che sembrassero loro più adatte alla loro futura prosperità in armonia alla costituzione ed albe leggi di questo paese.
L’attenzione di questa chiesa fu da prima rivolta a quelle alterazioni della liturgia, che addivennero necessarie per l’autorità civili in conseguenza della rivoluzione, e la prima cura all’ uopo fu dl farle concordi a ciò che dovrebbero essere cioè, che “i governanti abbiano la grazia, la sapienza, e l’intendimento di eseguire la giustizia, e di mantenere la verità;” e che il popolo “meni una vita tranquilla in ogni bontà ed onestà.”
Ma mentre queste alterazioni erano In rivista dinanzi alla convenzione, non poteva farsi a meno, con gratitudine a Dio, di cogliere una cosi felice circostanza, che gli si era offerta (senza la minima influenza da qualsiasi autorità civile) e fare un’ ultima rivista del servizio pubblico, e dl stabilire tali alterazioni che potessero considerarsi espedienti.
Non fa qui di bisogno enumerare tutte le diverse alterazioni e correzioni. Si vedranno pure (come si spera) le ragioni delle stesse comparando questo libro col libro delle preghiere comuni della Chiesa d'Inghilterra; nel quale è manifesto ancora che questa chiesa è assai lontana dal volersi dipartire dalla chiesa stessa d’Inghilterra in qualunque sia si punto dottrinale dl disciplina, o di liturgia, o al di là di quel, che sia richiesto da qualche circostanza locale.
Ed ora che questo lavoro cosi importante è venuto ad una conclusione, e si spera che il tutto sarà ricevuto ed esaminato da ogni membro della nostra chiesa, e da ogni Cristiano sincero con una candida, mite, e caritatevole condizione di mente senza pregiudizio, o preoccupazione, considerando seriamente quello ch’è il Cristianesimo, e ciò che sono le verità del Vangelo, pregando sinceramente l’Onnipossente Iddio che accompagni colla sua benedizione ogni suo sforzo per promulgarle all’umanità, nel modo più chiaro, semplice, commosso, e dignitoso per l’amore di Gesù Cristo, nostro benedetto Signore e Salvatore.".


Ora, questo è il libro liturgico della Chiesa anglicana.
Io ho letto qualche cosa di questo libro e l'ho trovato interessante.
Esso si sviluppa con il seguente schema:


"INDICE

DELLE COSE CONTENUTE NEL LIBRO DELLE PREGHIERE

COMUNI DELLA CHIESA P. EP. D' AMERICA.




1. Ratifica del libro delle preghiere comuni.
Ratification (& Certificate)
2. Prefazione.
Preface
3. Circa il servizio della chiesa, con l’ordine da osservarsi nella lettura dei salmi, e del rimanente della sacra scrittura.
Concerning the Service of the Church; Order how the Psalter is appointed to be Read; Order how the rest of Holy Scripture is appointed to be Read
4. Ordine delle Lezioni e dei salmi proprii.
5. Calendario colla Tavola delle Lezioni.
6. Tavole e regole delle feste mobili ed immobili insieme coi giorni di digiuno, e d’ astinenza per tutto l’ anno.
7. Tavole per trovare le feste mobili.
8. Preghiera della mattina.
Morning Prayer
9. Preghiera della sera.
Evening Prayer
10. Le Litanie.
Litany
11. Preghiere e rendimenti di grazie in diverse occasioni.
Prayers & Thanksgivings upon several occasions
12. Ordine dell’ ufiizio per il mercoldi delle ceneri.
A Penetential Office for Ash Wednesday
13. Collette-Epistole, ed Evangeli da usarsi per tutto l’ anno.
Collects, Epistles & Gospels to be used throughout the Year
14. Ordine per l’ amministrazione della cena del Signore, ossia della Santa comunione.
Holy Communion
15. L’amministrazione del Battesimo pubblico del Bambini nella chiesa.
Public Baptism of Infants
16. L’ amministrazione del Battesimo privato dei Bambini nelle case.
Private Baptism of Infants
17. L’ amministrazione del Battesimo a coloro che sono di età matura e che possono rispondere da loro stessi.
Baptism of Adults
18. Catechismo: ossia un’ istruzione da impararsi da ogni persona prima che sia condotta dal Vescovo per ricevere la confermazione.
Catechism
19. L' ordine della confermazione, o dell’ Imposizione delle mani su quei che sono stati battezzati, e che son giunti agli anni di discrezione.
Confirmation
20. La forma della celebrazione del Matrimonio.
Marriage
21. Ordine per la visita degl’ Infermi.
Visitation of the Sick
22. La communione degl’ Infermi.
Communion of the Sick
28. L’ ordine della Sepoltura dei Morti.
Burial
24. Ringraziamento delle donne dopo il parto, comunemente detto il Riuscire in chiesa delle donne.
Churching of Women
25. Forma di preghiera da usarsi in sul Mare.
Prayers at Sea
26. Forma di preghiera da usarsi nella visita dei prigionieri.
Visitation of Prisoners
27. Forma di preghiera e di ringraziamento all’ Onnipotente Iddio per i frutti della terra, e per tutte l’altre benedizioni della sua misencordiosa Provvidenza.
Forms of Prayer & Thanksgiving (for Thanksgiving Day)
28. Forma di preghiera da usarsi nelle Famiglie.
Forms of Prayer to be used in Families
29. Il Salterio, ossia i Salmi di Davide.
The Psalms in Italian may be found at the Bible Gateway


La Forma ed il modo di ordinare i Diaconi ed i preti, e di consecrare i Vescovi.
Ordination of Deacons & Priests, and the Consecration of Bishops
Litani e Suffragi; Santa Comunione
Ordinal Litany; Ordinal Communion
La Forma di consacrazione di una Chiesa o Cappella.
Consecration of a Church or Chapel
Uffizio per l’ instituzione dei ministri nelle Parocchie, o chiese.
Institution of Ministers

Articoli di Religione
Articles of Religion".".

Il libro risale a regno di re Edoardo VI Tudor (1547-1553).
Nel 1549, Cranmer fece una prima edizione di questo testo.
In sostanza, egli la fece da solo.
Con questo libro, egli ritenne di semplificare le liturgie medioevali, come il rito di Sarum, un rito particolare (come il rito ambrosiano, che è presente qui in Italia, nell'Arcidiocesi di Milano) , rivedendole in senso protestante, precisamente luterano.
Il tutto fu accompagnato da una riforma che prevedeva l'abolizione delle immagini sacre dalle Chiese, l'abolizione del celibato ecclesiastico, la riduzione dei Sacramenti ai soli Battesimo e Comunione, l'abolizione del culto mariano e di quello dei santi, la negazione della transustanziazione dell'Eucaristia, la Comunione data nelle due specie e la messa celebrata in inglese.
Si suppone che proprio il "Book of Common Prayer" sia stato un po' come la nostra "Divina Commedia", il primo documento scritto nell'inglese che noi conosciamo.
Thomas Cranmer fu un po' come il nostro Dante Alighieri.
Tuttavia, venne fatta una seconda versione di questo libro, nel 1552.
Questa versione ebbe anche l'influsso calvinista.
Secondo questa riforma, la presenza reale di Cristo nell'Eucaristia dipendeva dalla fede di chi la riceveva.
Vennero stabiliti i 42 articoli di fede anglicana.
Cranmer vene coadiuvato da personalità del mondo riformato, come il francese Giovanni Calvino, il polacco Jan Laski o l'italiano Pietro Martire Vermigli
Dopo il tentativo di restaurazione cattolica della regina Maria I (1553-1558), il "Book of Common Prayer" fu ripreso dalla regina Elisabetta I (1533-1603).
Nel 1562, furono stabiliti i 39 articoli di fede anglicana.
L'anglicanesimo venne ridisegnato come una via di mezzo tra cattolicesimo e protestantesimo.
In pratica, la Chiesa anglicana venne stabilita con una gerarchia episcopale (come nella Chiesa cattolica), con l'uso di paramenti nella messa (come nella Chiesa cattolica) e con la dottrina protestante.
Il "Book of Common Prayer" fu rivisto anche in seguito.
Con l'uccisione di re Carlo I Stuart (1649), venne fatta approvare la "Confessione di Westminster", una revisione in senso protestante della dottrina anglicana.
Nel 1660, con il ritorno degli Stuart, la dottrina anglicana venne riportata al compromesso tra cattolicesimo e protestantesimo.
Ora, però, leggendo il "Book of Common Prayer" noterete che esso è camaleontico.
E' un testo cattolico e protestante allo stesso tempo.
Basti presenziare ad una liturgia anglicana per capirlo.
La messa anglicana, infatti, è simile alla nostra, a quella cattolica.
A differenza di noi cattolici, però, gli anglicani non danno un carattere sacrificale all'Eucaristia.
Tuttavia, nella Chiesa anglicana ci sono correnti vicine al cattolicesimo, la "High Church", ossia gli anglicani tradizionalisti.
Essi hanno una posizione molto vicina alla nostra e reinterpretano il "Book of Common Prayer" in senso cattolico, ammettendo anche gli altri Sacramenti (come la Confessione) o ridando importanza all'Eucaristia, intesa da punto di vista cattolico.
Quindi, il "Book of Common Prayer" non esclude il cattolicesimo.
Anche questo, forse, potrebbe avere spinto il Santo Padre Benedetto XVI (4 novembre 2009) a stilare la Costituzione Apostolica "Anglicanorum Coetibus", una costituzione apostolica che permette di agli anglicani che lo vogliono di tornare alla nostra Chiesa, conservando i loro riti ed il loro "Book of Common Prayer".
L'uso di questo libro, però,  dovrà essere conforme alla dottrina cattolica.
Di sicuro, questo libro ha ancora dei rimasugli del cattolicesimo.
Per quegli ex-anglicani passati alla nostra Chiesa servirà comunque la ricostruzione di un'identità che dovrà passare attraverso una buona formazione del clero.
Cordiali saluti. 












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Ringrazio un caro amico di questa foto.