Cari amici ed amiche,
come riporta il sito dell'Unione Cristiani Cattolici Razionali, notizia che parla della fossa comune presso l'orfanotrofio cattolico di Tuam, in Irlanda, è una fake news.
Dell'articolo riporto questo stralcio:
"Non c’è quotidiano online che ancora non ne abbia parlato: vicino ad un ex istituto gestito da suore in Irlanda, la Mother and Baby Homes, è stato trovato un “significativo numero di resti umani”. Le ossa appartengono a circa 800 bambini (796 per la precisione), di età tra le 35 settimane e i tre anni.
Lo si sapeva già nel 2014, oggi semplicemente sono stati effettuati gli scavi ed è stato confermato quanto già venne detto in passato. La Mother and Baby Homes fu una casa di accoglienza per madri non sposate e i loro figli che ha operato tra il 1925 e il 1961 in Tuam, nella contea di Galway in Irlanda. Venne gestito dalle suore francesi Bon Secours sister.
I media sono incredibilmente interessati alla vicenda, probabilmente perché coinvolge un’istituzione cattolica. Purtroppo la notizia è infarcita da dati falsi e i giornalisti si stanno copiando a vicenda, ognuno aggiungendo macabri particolari inesistenti. Già nel 2014, quando la notizia uscì la prima volta, diversi quotidiani si avventarono sulla vicenda inventando orrori e crimini che sarebbero avvenuti in questi istituti cattolici, salvo poi dover chiedere scusa per le falsità scritte, come fece l’Associated Press. Qui sotto le principali bufale apparse sui media.
NON E’ UNA FOSSA COMUNE E I BAMBINI HANNO CERTIFICATO DI MORTE.
Si legge ovunque il termine “fossa comune”, ma le autorità di Dublino non hanno affatto parlato in questi termini. La stessa storica locale che ha portato avanti l’inchiesta, Caterina Corless, è intervenuta sull’Irish times dicendo: «Non ho mai usato la parola “scaricati”, non ho mai detto a nessuno che 800 corpi sono stati gettati in una fossa settica. Non sono le mie parole». La fossa comune è una buca in cui vengono gettati sbrigativamente cadaveri di più persone, senza alcuna segnalazione della loro morte. Nel caso dell’istituto irlandese, invece, per tutti i bambini deceduti è stato compilato un certificato di morte ed è grazie ad esso che Catherine Corless ha potuto segnalare anni fa la presenza di 800 bambini seppelliti. La storica ha spiegato che nei certificati compilati dalle religiose, compaiono i nomi dei bambini, la loro età, il luogo di nascita e le cause di morte. I documenti, inoltre, mostrano che molti bambini dell’orfanotrofio sono stati battezzati. Il numero medio annuale di morti nei 36 anni è stato poco più di 22 all’anno.
Inoltre, occorre ricordare che anche diversi ospedali governativi utilizzavano questo tipo di sepoltura in quel periodo, segnato da una pesantissima carestia e un’altissima incidenza di mortalità infantile. Il prof. Finbar McCormick, docente di Archeologia e Paleontologia presso la Queens University di Belfast ha rimproverato i media per l’utilizzo del termine “fossa comune” per descrivere il tipo di sepoltura: «Si tratta in realtà di un metodo comune di sepoltura utilizzato nel recente passato e utilizzato ancora oggi in molte parti d’Europa. Molti ospedali materni in Irlanda hanno utilizzato questo tipo di sepoltura comune per i bambini nati morti o per coloro che sono morti subito dopo la nascita. Questi venivano sepolti assieme in un cimitero vicino, ma più spesso in una zona speciale all’interno dell’ospedale».".
A questo punto, mi pongo questa domanda: non è che la notizia in questione sia stata pubblicata per screditare la Chiesa cattolica?
Non è che si usi il caso dell'orfanotrofio di Tuam per screditare la Chiesa cattolica?
Sappiamo tutti che oggi contro la Chiesa cattolica si stia facendo una campagna di odio.
Contro la Chiesa è stata messa in moto una vera e propria macchina del fango.
Pensiamo, ad esempio, al caso della pedofilia di certi preti.
Il problema c'è e va affrontato con fermezza.
Però, non è che la maggioranza dei preti pratichi la pedofilia.
La maggioranza dei preti è gente perbene.
Quindi, si dicano le cose con equilibrio.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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