Cari amici ed amiche,
come riporta "Il Giornale", a quasi due anni di distanza dal giorno di fuoco inflitto a Milano dai no Expo, con le forze dell'ordine attaccate a freddo e una lista interminabile di auto, negozi, banche e vetrine incendiate e distrutte, la Corte d'appello milanese annulla l'unica condanna per devastazione inflitta in primo grado.
Già era quasi grottesco che delle centinaia di incappucciati del Primo Maggio ne fosse stato condannato solo uno. Ora anche quell'uno - Andrea Casieri, 38 anni, militante di un centro sociale milanese - viene salvato dai giudici d'appello: la devastazione sparisce, i tre anni e otto mesi inflitti in primo grado si riducono a due anni e quattro mesi per resistenza e travisamento, la prospettiva di finire davvero in carcere a scontare la pena svanisce nel nulla. Casieri raggiunge gli altri tre imputati nella certezza dell'impunità.
Ho ripreso questo pezzo del suo articolo per farvi vedere che siamo arrivati ad una situazione di follia veramente fuori controllo.
Avete capito?
Il giudice della Corte d'appello ha assolto Casieri "per non avere commesso il fatto".
Già è davvero folle il fatto delle centinaia di persone arrestate solo una ne sia stata condannata in primo grado.
Adesso, siamo ai parossismi dell'assurdo per il fatto che certi gruppi che fanno certe cose di fatto godano dell'impunità.
A questo punto, siamo davvero alla follia.
Questa situazione è davvero grottesca.
Chi ha commesso quelle vergognose devastazioni che ci sono state nel 2015 a Milano?
Le ha commesse Topo Gigio o il re di Francia?
Questo è un dramma.
Una città viene devastata e stuprata e nessuno viene condannato.
Situazioni come queste creano sfiducia tra cittadini ed istituzioni.
A questo punto, devastare una città non è reato?
Di sicuro, in vista del vertice che c'è oggi a Roma, questa sentenza non mi sembra bene augurante.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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