Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

lunedì 27 marzo 2017

E noi l'abbiamo presa nel deretano!

Cari amici ed amiche,

sabato è stata celebrata l'ennesima sconfitta per il nostro Paese.

Come riporta l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Compromessi e diktat: la nuova Dichiarazione una sconfitta per l'Italia".
Dell'articolo, riporto questo pezzo:

"Accontentata la Grecia. Un successo per la Polonia e gli altri paesi dell'Est. I padroni di casa italiani si devono invece accontentare di avere reso felici i leader europei con una giornata di sole romano.


O poco più. Al di là della cerimonia c'è il merito della Dichiarazione di Roma, il documento che arriva 60 anni dopo i Trattati di Roma, con l'intento di rilanciare l'Ue.

Due pagine che a prima vista sembrano una raccolta di progetti di buon senso e - a detta degli europeisti doc - poco coraggiose, ma che celano un complicato lavoro diplomatico che ha vincitori e vinti.

In generale c'è l'intenzione di rendere l'Unione «più forte e più resiliente», quindi in grado di reggere ai traumi come la Brexit o l'indisciplina di alcuni stati. Per dirla con il presidente della Commissione Jean Claude Juncker l'Ue arriverà a «festeggiare i 100 anni». Il come è un altro discorso.

Il progetto dell'Europa a due velocità sfuma. Nel documento si usa l'espressione «Unione indivisa e indivisibile». Concetto all'apparenza neutro, ma che rappresenta un compromesso vinto dagli stati dell'Est che rischiavano di essere messi ai margini. In particolare quelli che si rifiutano di accogliere i migranti che approdano in Italia o in Grecia. Il premier Gentiloni ieri ha più volte sottolineato come serva procedere con «cooperazioni rafforzate», che è il termine tecnico dell'Europa a due velocità secondo i trattati in vigore. Ma nel testo non compare neanche questa espressione. Non è un caso che il documento abbia messo d'accordo due nemici giurati, come il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e la premier Beata Szydlo, entrambi polacchi. Il primo ha detto chiaramente no alle due velocità e la seconda ha minacciato fino all'ultimo di non firmare
.".

Per dirla in gergo, ce l'hanno messa nel deretano.
L'Italia si è dimostrata debole di fronte alle pretese europee.
Gli altri Paesi battono i pugni sul tavolo ed ottengono ciò che chiedono.
L'Italia, invece, a parte qualche parola forte, di fronte a questi tecnocrati dicono: "Sissignore".
Questi sono i fatti.
Noi paghiamo per gli altri.
Noi diciamo "sì" ad ogni porcheria europei e gli altri battono i pugni sul tavolo.
Oggi, noi siamo invasi da immigrati clandestini e loro, invece, non permettono agli immigrati clandestini di arrivare da loro.
A questo punto, se avessimo un governo con gli attributi, noi diremmo a questi europei: "O voi ci date una mano con gli immigrati o facciamo come Londra".
Invece, non avviene niente di tutto ciò.
Questo è vergognoso.
Cordiali saluti.

Nessun commento:

Posta un commento

Translate

Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.