Cari amici ed amiche,
ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio che mi ha portato all'attenzione queste parole di padre Bernard Ardura, presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche:
"Non era una Chiesa da capovolgere, c’erano moltissimi movimenti di riforma, il fiorire delle congregazioni religiose, le confraternite, e questo avveniva in Italia, in Spagna, ma anche in Boemia.(...) Questo movimento di riforma è continuato anche dopo il luteranesimo. Basti pensare a San Filippo Neri, alla sua riforma della Chiesa nata non da una risposta alla Riforma, ma piuttosto come un percorso di rinnovamento interno della Chiesa stessa".
Angelo mi ha segnalato anche un articolo del sito "Acistampa".
Spesso e volentieri, io vengo tacciato di essere cattivo con i luterani e con i protestanti in genere.
In realtà, io non ho nulla contro nessuno.
Io rispetto le persone ma discuto le idee.
Ora, le tesi di Martin Lutero non sono contestabili per ciò che concerne la moralità e la lotta alla corruzione.
Tutti noi siamo contro la corruzione e per una seria moralità.
Però, Lutero (1483-1546) commise due gravissimi errori.
Il primo fu di natura politica, nell'aizzare il popolo al nazionalismo tedesco contro Roma.
Il secondo errore fu dogmatico.
Lutero ebbe la pretesa di riformare la Chiesa distruggendone la tradizione.
Egli potrebbe anche avere fatto ciò in buonafede ma lo fece e sbagliò.
Questi due errori portarono divisioni e guerre nella sua epoca e in quelle successive.
Se si fosse limitato a condannare la corruzione e a proporre riforme serie (come l'istituzione di seminari in cui formare buoni preti) nessuno gli avrebbe detto nulla.
Anzi, egli sarebbe stato un grande riformatore.
Invece, egli andò oltre le sue competenze e portò a quelle situazioni gravi di cui ho scritto prima.
Le vere riforme della Chiesa furono fatte dentro la Chiesa. Pensiamo all'opera di grandi Papi (come Papa Gregorio VII), a quella di San Francesco d'Assisi o al Concilio di Trento.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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