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lunedì 20 marzo 2017

La questione della lotta alla mafia non deve scadere nella politica-parte II

Cari amici ed amiche,

c'è chi definisce di "cattivo gusto" il fatto che io abbia pubblicato in un articolo precedente la lettera dell'ex-senatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri.
Ora, io non ho nulla di cui dovermi vergognare.
Avevo scritto all'allora senatore di Forza Italia (nella foto) e non sono pentito di averlo fatto.
Inoltre, sul caso Dell'Utri, che dal 14 giugno 2014 è in carcere perché condannato di concorso esterno in associazione mafiosa, si sono dette alcune cose ma se ne debbono dire ancora altre.
Sappiamo tutti che la questione della lotta alla mafia è affrontata con l'ideologia.
Dell'Utri potrebbe essersi trovato nel bel mezzo di questa guerra politica.
Anzi, ci si è trovato in mezzo.
Sappiamo tutti della vicenda che ha visto lo scontro tra il centrosinistra ed il centrodestra.
In questa lotta si è inserita anche una certa parte della magistratura politicizzata.
In particolare, è nota a noi tutti la guerra che è stata fatta contro il presidente Berlusconi, una guerra politica, giudiziaria e giornalistica.
Pensiamo anche ai fiumi di parole (sia chiaro, non voglio fare plagio con il titolo della canzone dei Jalisse) scritti su vari giornali (vicini alla sinistra) in cui si accusava Berlusconi di vicinanza alla mafia. Queste accuse non hanno mai trovato riscontro.
Purtroppo, in questa guerra è finita anche una cosa giusta e sacrosanta come la lotta alla mafia.
Ora, io vedo manifestazioni contro la mafia organizzate dalla sinistra con tanto di bandiere rosse, falci e martello e quant'altro.
Se mi fosse chiesto di partecipare ad una manifestazione simile, io mi rifiuterei.
Il mio rifiuto non sarebbe ad un mio mancato riconoscimento del dovere morale, civico e politico della lotta alla mafia.
La mafia è male e va debellata.
Questo discorso deve valere per tutti.
Invece, c'è una certa parte politica che si crede migliore dell'altra.
Così non si fa.
Questo comportamento non giova alla lotta alla mafia.
Anzi, divide le persone e la lotta alla mafia diventa così inefficace.
Prima di tutto, la mafia si combatte con istituzioni forti e che sappiano creare fiducia nel cittadino.
Un'istituzione inefficiente, con dei burocrati pieni di sicumera che trattano il cittadino come una pezza da piedi, che esige tasse senza dare i servizi e con una giustizia che non garantisce né la certezza della pena né la certezza del diritto, la lotta alla mafia perde vigore e diventa inefficace.
Oggi, io vedo una situazione veramente preoccupante in cui i cittadini non hanno più fiducia delle istituzioni, per i motivi prima elencati.
Addirittura, un cittadino che legittimamente difende sé stesso, i suoi cari ed i suoi beni rischia anche di essere sanzionato. Oltre a ciò, sono sempre più quelli che non denunciano i furti.
In questo contesto, la mafia potrebbe anche attecchire.
Questo è davvero preoccupante.
Per combattere la mafia bisogna che le istituzioni funzionino correttamente.
Poi, si deve fare sì che la lotta alla mafia sia cosa di tutti.
Chi usa la lotta alla mafia per insultare la parte avversa non fa un buon servizio alla lotta alla mafia.
Spero che abbiate capito.
Cordiali saluti.


10 commenti:

  1. Ma che razza di reato èil "concorso esterno in associazione mafiosa"?

    Un reato insulso che esiste solo in Italia!

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  2. E' un reato da abolire. Una persona o è mafiosa (e come tale va punita) o non lo è.

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  3. Quindi falcone era un insulso. E così tra falcone e la mafia state, manco a dirlo, dalla parte della seconda. 'Cos'è questo concorso esterno?". Eh già, cos'è! Prendetevi la briga di studiarlo prima di scriverci al riguardo! Ignoranti, populisti e, nel caso, pure mafiosi! È il paese dei tuttologi, finanche su questioni serie: andate a lavorare.

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    Risposte
    1. Mafiosi? Populisti? Ignoranti? Ma come si permette? Prima di insultare conti fino a 100 che è meglio!

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    2. Francesca, gli abbiamo dato già troppa attenzione.
      Ho sbagliato io a dare spago a questo individuo, che non ha neppure il coraggio di mettere la faccia.
      Di questo, mi scuso con i lettori.
      Da ora in poi, i commenti di questo tizio saranno cassati.

      Elimina
  4. Concorso esterno in associazione mafiosa: compie tale reato chi, non essendo parte integrante dell'associazione mafiosa, tiene VOLONTARIAMENTE e SISTEMATICAMENTE atti volti ad avvantaggiare l'associazione. Per questo è stato condannato dell'Utri. Dunque, se proprio c'è un problema al riguardo, è che è un reato 'costruito' dai giudici (a partire da falcone) sulla base di una interpretazione lata delle norme su concorso e mafia. Pertanto il problema è che sarebbe opportuno che la legge lo prevedesse espressamente e non certo che lo legalizzasse! È infatti quanto mai opportuno, per colpire al cuore la mafia, punire i fiancheggiatori, i quali, in quanto tali, per definizione non ne sono parte integrante come un associato/concorrente a tutti gli effetti.
    Ignoranti, piantatela di fare i tuttologi e i buonisti in tema di mafia, la quale, a casa nostra, è il problema principale, di gran lunga superiore al terrorismo.
    Lei fa strumentalizzazione politica, tutto qui: dato che c'è dell'Utri di mezzo, vi è contrario. Come a dire, viene comunque prima il partito, anche prima della lotta alla mafia.
    Lei ha una personalità molto, molto preoccupante. Mi raccomando, continui ad intrattenere un rapporto epistolare con un fiancheggiatore della mafia, questo le fa onore! E poi dice di stare dalla parte della polizia: quanti poliziotti hanno ucciso coloro fiancheggiati da dell'Utri? Si vergogni, lei è davvero preoccupante e di animo delinquenziale.

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  5. Ehi, cocco, le piace insultare la gente usando l'anonimato.
    Perché non mette la faccia in ciò che scrive?
    Lei è solo un pagliaccio.
    Io non ho mai criminalizzato Giovanni Falcone o Paolo Borsellino. Loro sono vittime di mafia.
    Il reato di concorso esterno fu inventato da Giovanni Falcone ma se fosse vivo proprio Falcone avrebbe molto da dire riguardo al modo in cui il reato è usato, come avrebbe da dire riguardo a quei magistrati che fanno politica.
    Quindi, la pianti!
    Visto che lei usa l'anonimato ed insulta, le tolgo la parola.
    Questo blog non è una cloaca.

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  6. Ah dimenticavo, invece di protestare contro Matteo Salvini che è andato a Napoli, i suoi amici dei centri sociali protestino contro la camorra.
    Matteo Salvini non è certo il male di questo Paese.
    Ora, la saluto...per sempre.
    Chi si comporta come lei non merita risposta.

    RispondiElimina

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