I protestanti del XVI secolo ed i comunisti

Cari amici ed amiche,

prendo questo video che mostra il film completo che parla di Martin Lutero (Martin Luther, 1483-1546).
Il film risale al 2003 ed è intitolato "Luther - Genio, ribelle, liberatore".
La scena che mi ha colpito di più è stata quella che in cui il professore di Lutero a Wittemberg, Andrea Carlostadio (Andreas Rudolph Bodenstein von Karlstadt, 1480-1541) aizzò le folle contro la Chiesa, profanando la chiesa stessa della città tedesca.
Con il movimento innescato da Lutero, si crearono movimenti eversivi, come quello portato avanti da Carlostadio e gli anabattisti che nel 1534 fecero casini a Münster.
Pensiamo a quello che combinò Thomas Müntzer (1489-1525), sul quale ho scritto una poesia, che (a Dio piacendo) pubblicherò.
Essi arrivarono ad attaccare la Chiesa, il potere costituito e la proprietà privata.
I poveri divennero quindi pedine nelle mani di quella élite che sosteneva queste idee ed attaccavano chiese e proprietà.
Per certi versi, i movimenti di Carlostadio e gli anabattisti erano i proto-comunisti, i padri degli attuali centri sociali.
Tra loro ed i comunisti attuali esiste solo una differenza.
I movimenti protestanti del XVI secolo propugnavano l'odio sociale, in nome di Dio e del regno di Dio.
I comunisti attuali, invece, lo fanno in nome della loro ideologia.
I comunisti attuali sono certamente più espliciti e rappresentano l'ultima tappa di quella che possiamo definire la distruzione dell'ordine.
Come magnificamente scrisse il professore Plinio Correa de Oliveira, prima si negò la Chiesa, con il protestantesimo, poi si negò Cristo, con l'Illuminismo e la Rivoluzione francese, e poi si negò Dio, con le ideologie in vigore nel 1800 e nel secolo scorso.
Nei movimenti protestanti rivoluzionari del XVI secolo l'ideologia si eclissò nel nome Dio ma con quei movimenti Dio non c'entrò nulla.
Ci fu solo la volontà di distruggere un ordine costituito in nome di un'utopia che non sarà mai realizzabile.
Cordiali saluti.