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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 26 gennaio 2022

Patto con il diavolo nel Green Pass

 

Su "Atlantico Quotidiano", vi è un articolo di Giacomo Canale che è intitolato "Dall’albero cattivo, frutti cattivi: la spirale vessatoria del Green Pass era prevedibile dall’inizio".
Ne riporto questo stralcio:

"Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così, ogni albero buono fa frutti buoni, ma l’albero cattivo fa frutti cattivi. Un albero buono non può fare frutti cattivi, né un albero cattivo fare frutti buoni. Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco. Li riconoscerete dunque dai loro frutti (Matteo, 7, 16-20)

La lettura dei famosi versetti biblici ci ricorda che la spirale vessatoria delle misure restrittive adottate per il contrasto alla pandemia era possibile prevederla sin da principio, perché l’albero cattivo della colpevolizzazione di parte della popolazione, sulla base di specifiche condizioni personali che nel caso in argomento è quella di non sottoporsi volontariamente alla vaccinazione Covid, può solo produrre il frutto cattivo della repressione e della disumanizzazione da parte dei poteri pubblici.

E, difatti, se si scorrono cronologicamente, anche in sintesi, gli eventi non potrà non accertarsi che questi si siano sviluppati lungo una direzione vessatoriamente afflittiva che è aumentata di intensità man mano che si mostrava fallace nei suoi esiti sperati, dimostrando che alla base delle varie misure adottate non c’erano solide evidenze scientifiche e, anzi, talvolta forse hanno favorito il contagio, creando un falso sentimento di sicurezza indotto da perentorie, quanto errate, esternazioni delle autorità di governo.

In principio, fu il Green Pass. Pochi denunciarono tra il generale scherno che l’introduzione della certificazione sanitaria per l’esercizio di alcune libertà costituzionalmente tutelate costituiva un grave vulnus. Come spesso accade, chi va controcorrente, ovvero testimonia la verità in tempi confusi, non ha immediatamente un grande seguito.

Allora, come si ricorderà, la principale argomentazione a favore del Green Pass, considerato addirittura come “strumento di libertà”, era sostanzialmente la possibilità per l’individuo di potere ottenere la certificazione facoltativamente con il vaccino, con la guarigione dalla malattia, ma anche con il tampone. Dunque lo strumento era idoneo ad agire, secondo i suoi fautori, come un efficace e legittimo incentivo alla vaccinazione che salvaguardava comunque la libertà di scelta terapeutica, non imponendo nessun obbligo vaccinale e permettendo al contempo l’apertura di tutte le attività
".

Conosciamo il resto della storia.
Oggi, il Green Pass è uno strumento con il quale si vuole imporre in maniera surrettizia l'obbligo vaccinale.
Il dato di fatto è questo.
Anche le parole dette dal sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri lo dimostrano.
Nella trasmissione televisiva "Di Martedì", trasmissione condotta da Giovanni Floris, Sileri ha detto a un non vaccinato:

"Vi renderemo la vita difficile, come stiamo facendo, perché non vaccinato e chi non rispetta le regole è pericoloso. Punto!".

Io penso che sia più pericoloso Sileri, per quello che dice.
Infatti, le parole di Sileri testimoniano l'arroganza di un Governo che pensa che il pericolo non sia rappresentato da chi stupra donne e bambini, da chi rapina altre persone, da chi ruba, dai mafiosi e da chi fa altri crimini ma da chi sceglie di non farsi somministrare un vaccino che formalmente non è obbligatorio.
Questa è la follia.
Il Green Pass è a tutti gli effetti come un patto col diavolo, un patto simile a quello stretto da Faust come Mefistofele. 
Infatti, il Green Pass è a tutti gli effetti un ricatto.
Il Green Pass rischia di non essere non più una misura emergenziale ma una misura permanente che di fatto limita la libertà delle persone.
Lo si è spacciato per uno strumento di libertà e di contrasto al contagio Covid ma in realtà è uno strumento di controllo.
Chi non ha il Green Pass e non può essere controllato diventa un "nemico pubblico".
Non vi è qualcosa di veramente diabolico in tutto questo?
Una persona dovrà essere vincolata allo Stato anche per potere prendere la pensione.
Senza Green Pass non si potrà nemmeno prendere la pensione.
Così facendo, lo Stato controllerà le vite dei cittadini.
Tutto ciò è spaventoso.
Forse, tutto questo non si sarebbe dovuto accettare da subito. 





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Ringrazio un caro amico di questa foto.