Non posso fare altro che concordare con Federico Punzi, il quale ha scritto su "Atlantico Quotidiano" un articolo intitolato "Superata la linea rossa dell’obbligo: un potere arbitrario che ormai fa più paura del virus".
Ne riporto questo stralcio:
Invece di presentarsi in conferenza stampa per spiegare decisioni di così grande impatto sui diritti costituzionali di milioni di italiani, e così ravvicinate, Sua Competenza ha preferito mandare due ministri impresentabili a parlare con i giornalisti, letteralmente in mezzo alla strada. Lungi dal salvargli la faccia, questo dice molto dello spessore politico ed umano di chi non solo ambisce, ma si autocandida al Quirinale".
Il precedente Governo del premier Giuseppe Conte ha fatto dei disastri.
Di certo, non lo rimpiango.
Anzi, per me Conte è stato uno dei peggiori presidenti del Consiglio.
Però, il premier di allora faceva la diretta "Urbi et Orbi" ed annunciava il decreto, il quale (ovviamente) era pessimo.
Invece, il premier Mario Draghi non fa nemmeno la conferenza stampa in diretta e (come ha scritto bene Punzi) manda due ministri realmente impresentabili a parlare con i giornalisti in mezzo ad una strada.
Almeno, metteva la faccia nei disastri che faceva.
Invece, Draghi fa disastri e non mette la faccia.
Ora, la politica del Governo si fonda sul ricatto dei cittadini e non sulla collaborazione.
In poche parole, il Governo dice: "O vi vaccinate o vi punisco!".
Dice di agire in nome della scienza ma agisce in maniera arbitraria e non scientifica.
La linea del Governo Draghi è quella di togliere diritti a chi "non si comporta bene".
In pratica, si sta creando un regime statalista nel quale lo Stato controlla le vite dei cittadini anche negli ambiti più più privati.
Anziché avvicinarsi alle grandi democrazie anglosassoni, l'Italia si sta avvicinando sempre di più al Dragone rosso, la Cina.
Quello che è veramente sconcertante è il fatto che molti cittadini lo seguano per paura.
Infatti, la variante attuale del Covid è la Omicron, una variante molto contagiosa ma poco pericolosa, rispetto al Covid classico e alla variante Delta.
Eppure, oggi, il Governo si è incamminato sulla strada che porta all'obbligo vaccinale.
Se l'avesse fatto prima, quando vi era una vera emergenza, si sarebbe potuto capire.
Non l'ha fatto, perché il vaccino è ancora sperimentale ed è stato approvato con deroghe, per via della situazione emergenziale.
Ad oggi, invece, non vi è emergenza.
Così, lo Stato impone di fatto la vaccinazione coatta, senza volersi prendere la responsabilità riguardo agli effetti avversi.
Ora, se dovesse imporre l'obbligo lo Stato dovrebbe abolire il consenso informato.
Le due cose non possono stare insieme.
Non si possono avere la botte piena e la moglie ubriaca.
Intanto, lo Stato demonizza una categoria, i non vaccinati, quando tutti possono contagiare.
Ai non vaccinati vengono negati dei diritti importanti.
Oramai, l'emergenza non è più sanitaria ma politica.
Il potere sta agendo in maniera arbitraria e per autoconservazione.
Sta facendo ciò a danno dei cittadini, i quali sono impauriti.
Molti di essi vengono sopraffatti non solo dalla paura del virus ma anche da quella delle sanzioni.
L'Italia sta diventando sempre più simile alla Cina ed anche la libertà di parola è sempre più messa in discussione.
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