Posso essere d'accordo con il dottor Maurizio Belpietro, il quale su "La Verità" ha tracciato un bilancio del settennato del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale è oramai prossimo alla conclusione. Con tutto il rispetto per la persona, il settennato del presidente Mattarella è stato deludente.
In primis, ha protetto ministri deboli, il cui operato si è dimostrato insufficiente e tuttora si dimostra insufficiente.
Esempio sono il ministro della Salute Roberto Speranza ed il ministro degli Interni Luciana Lamorgese.
In secundis, egli ha appoggiato in pieno le misure liberticide dei Governi presieduti da Giuseppe Conte e da Mario Draghi, misure che non hanno fermato i contagi del Covid.
Il presidente Mattarella avrebbe dovuto portare all'attenzione la coesione nazionale.
In fondo, il compito del presidente della Repubblica è questo.
Invece, da come si evince anche dall'ultimo discorso di fine anno, egli ha confermato la linea attuale, una linea che tende a mettere in dubbio l'uguaglianza delle persone.
Basti pensare al Green Pass, al quale egli avrebbe dovuto opporsi.
Il Green Pass ha messo in discussione la coesione nazionale del quale ho parlato poc'anzi.
Insomma, con tutto il rispetto per la persona, noi non rimpiangeremo il presidente Mattarella.
Speriamo che il suo successore possa riportare in auge il concetto di coesione nazionale e che faccia maggiori pressioni sul Governo perché quest'ultimo non vada oltre con certe misure draconiane che sono veramente pericolose per quelle libertà individuali che sono pilastri della nostra democrazia.
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