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giovedì 10 ottobre 2019

Non abbandoniamo i Curdi

Su "Osservatorio Repubblicano", vi è una precisazione riguardo al ruolo degli Usa in Siria.

Ne riporto uno stralcio:

"Le polemiche sul presunto ritiro americano dalla Siria e il via libera dato ai turchi nel nord del paese viene distorta, come spesso accade, da alcuni media americani e da noi in Italia.

Il Presidente Trump già lunedì mattina ha minacciato la Turchia a livello economico, sia via social che durante la telefonata avuta domenica sera con l’omologo turco. Tutti conosciamo bene lo stato disastroso dell’economia turca da quando Erdogan ha deciso di fare il padre-padrone del suo paese. Non si tratta quindi di una “marcia indietro” come molti erroneamente dicono.

Un funzionario del Dipartimento di Stato americano ha dichiarato:


Ciò non costituisce un ritiro dalla Siria. Stiamo parlando di un piccolo numero di truppe che si sposteranno in altre basi vicine all’interno della Siria.

Il nostro obbiettivo finale è quello di tenere alcune nostre truppe in Medio Oriente e lasciare che le parti nella regione determinino il futuro. Il ritiro riguarda distaccamenti molto piccoli, meno di 25 uomini su una distanza molto breve.

Aggiunge inoltre:


Il Presidente è stato molto chiaro, sia pubblicamente che privatamente. Gli Stati Uniti non appoggeranno né supporteranno alcuna operazione turca nella Siria settentrionale

Non una “marcia indietro” ma uno spostamento o ridimensionamento, in modo da permettere l’avanzamento dei turchi nel territorio fino a 30 km, come da accordi presi in precedenza. Inoltre è previsto un incontro tra i due presidenti il prossimo novembre, occasione per poter approfondire l’argomento, se ce ne fosse bisogno. Da sottolineare che truppe e funzionari americani sono già presenti in Turchia nella base aerea di Diyarbakir, divisa fra turchi e americani e che ha svolto un ruolo importante durante la Guerra Fredda. Si trova nel sud-est della Turchia in un’area geografica a maggioranza curda che si inoltra oltre il lago Van confinando con Iran a est, Iraq e Siria a sud: il cosiddetto Kurdistan"
.

Dunque, non vi è stato nessun  ritiro degli Americani dalla Siria.
La Turchia ha inteso che vi è stato un ritiro e perciò ha deciso di attaccare la Siria ed i Curdi.
Questi ultimi hanno contribuito in maniera determinante a mettere fuori gioco l'Isis.
Dunque, noi abbiamo il dovere di non abbandonarli.
Essi hanno combattuto contro il sedicente Stato Islamico.
Non dobbiamo assolutamente abbandonarli.
La Turchia di oggi è come la Germania nazista.
Essa vuole espandersi e proporsi ed imporsi come potenza egemone su tutto il Medio Oriente e punta anche a farsi sentire in Europa.
Sappiamo tutti che Erdogan vuole portare la Turchia nell'Unione Europea.
Dunque, il dittatore turco Recep Tayyip Erdogan vuole tenere sotto scacco il Medio Oriente per potere ricattare l'Unione Europea, anche attraverso i turchi presenti nei Paesi Europei. 
Portarsi in casa un Paese con una politica così aggressiva è molto pericoloso.
Già la Turchia ci ricatta con i migranti che ferma nel suo territorio, dietro pagamento da parte della Germania, con soldi che sono anche nostri.
Se poi le permettessimo di prendere il controllo del Medio Oriente, il problema sarebbe molto grave. 
Il pericolo è che l'Europa possa essere intimidita dalla mossa di Erdogan piegarsi alle pretese dei turchi.
Ciò sarebbe la realizzazione del sogno dei sultani ottomani e di un incubo per noi Europei.
Anche per questo, noi abbiamo il dovere di non abbandonare i Curdi.
Se abbandonassimo i Curdi, noi permetteremmo ad Erdogan di attuare il suo piano e per noi la situazione si complicherebbe non poco.
Anche il presidente Trump lo sa bene.


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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.