L'accusa rivolta a questo presule è il fatto che egli pensi ai migranti e trascuri i fedeli della comunità a lui affidata.
Poco dedito alle attività religiose quanto attivo nella sua opera di accoglienza, il prete era già diventato un obiettivo dei parrocchiani, che avevano scritto una lettera ed incontrato il vescovo di Pistoia, monsignor Fausto Tardelli, per lamentare la situazione. Si trattava di un primo passo, per sollecitare padre Biancalani a non trascurare le necessità della comunità di fedeli di cui dovrebbe occuparsi.
Invece, il prete continua imperterrito con la sua opera.
Anzi, arriva anche non partecipare agli eventi importanti per la comunità.
A questo punto, penso che il vescovo debba agire e rimuovere il presule dalla sua parrocchia.
Il parroco è l'autorità massima della parrocchia.
Egli gestisce la parrocchia che gli è affidata.
Se non si comporta in modo degno di ciò, lo si deve rimuovere e sostituire.
Magari, lui potrebbe fare il "libero prete", ossia, il prete che dice messa laddove serve, senza avere una parrocchia assegnata ma non può più fare il parroco.
Essere parroco significa avere dei doveri e delle responsabilità verso la comunità affidata.
Un parroco che non rispetta i suoi doveri deve essere rimosso.
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