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martedì 15 ottobre 2019

Corsica ed Alto Adige, due casi contrari

L'amica Chantal Fantuzzi ha pubblicato su "Ticino Live" un articolo intitolato "Il Sud Tirolo non è più Alto Adige".
Come tutti voi già sapete, il Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano ha abolito la dicitura di "Alto Adige".
Per farvi capire meglio, riporto anche parte dell'articolo di Chantal:

"“È un termine fascista” dicono i secessionisti tedeschi, riferendosi al termine Alto Adige, per indicare la loro zona. Così, ecco da Bolzano giungere un provvedimento che elimina i termini italici “Altotesino” e “Alto Adige”, con il sostegno della Volkspartei.

Quella che sembra solo una provocazione, in realtà implica l’autorizzazione ai cittadini di cultura e lingua tedesca, di iscriversi all’Albo dei medici, commercialisti, avvocati italiani. Anche se non masticano una parola di italiano.

Una norma nata per portare personale nelle istituzioni della zona, che rischiano di chiudere per mancanza di personale, ma che avendo luogo in un territorio a livello giurisdizionale a tutti gli effetti italiano, si ripercuote su tutta la penisola, dividendo gli alleati dell’opposizione: Lega e Fratelli d’Italia. La prima, infatti ha “ingoiato il rospo” perché in zona altoatesina è al governo assieme alla SVP
".

Ora, mi sembra di vedere la situazione che c'è tra Francia e Corsica al contrario.
Infatti, dal 1768, la Corsica è in mano francese ma la cultura degli isolani è italiana.
Purtroppo, a partire dal 1768, si cercò  di francesizzare il popolo còrso.
Tuttora, si sta facendo così.
Questa cosa sta riuscendo, tanto che oggi vari termini francesi fanno parte del vernacolo còrso, che è un vernacolo italiano.
Così, "u tovagliolu" è diventato "a servietta".
Gli abitanti hanno nomi francesi ma cognomi italiani francesizzati.
In Francia, vi è un governo centralista che spinge a legare forzatamente la Corsica a sé.
Invece, il governo italiano repubblicano si comporta in modo completamente diverso con l'Alto Adige o Südtirol.
Con l'accordo De Gasperi-Gruber del 1946, la popolazione altoatesina gode del diritto di avere il bilinguismo tedesco-italiano.
Purtroppo, oggi sembra che si voglia fare vincere la parte tedesca e che il governo italiano non si interessi a ciò.
Io penso che serva equilibrio.
Non si deve fare ciò che la Francia fece (e tuttora fa) con la Corsica.
Anzi, sarebbe bene che i francesi dessero ai Còrsi la possibilità di riallacciare i legami culturali con l'Italia, anche creando un trilinguismo francese-còrso-italiano.
Quindi, Parigi dovrebbe dare maggiore autonomia alla Corsica.
Per contro, non si deve fare neppure ciò il nostro governo fa con l'Alto Adige nel permettere alla classe dirigente locale di eliminare ogni riferimento all'italianità nella zona.
Perciò, il governo italiano dovrebbe impugnare la norma approvata dal Consiglio della Provincia Autonoma di Bolzano.
Qui nessuno vuole fare ciò che si cercò di fare nell'epoca del fascismo, quando si cercò di italianizzare a forza gli abitanti tedescofoni dell'Alto Adige.
Però, si deve difendere anche ciò che di italiano c'è in quella zona, pur rispettandone l'autonomia.
La Provincia Autonoma di Bolzano deve continuare a chiamarsi "Alto Adige", per chi parla italiano, e "Südtirol", per chi parla tedesco.
Quella zona è parte dell'Italia e come tale deve comportarsi, pur con la sua identità e la sua autonomia.




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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.