Il Premio Nobel per la Pace è andato al premier etiope Abiy Ahmed Ali.
Greta Thunberg, data per grande favorita, non ha preso tale riconoscimento.
Ora, io non ce l'ho con Greta e non gioisco certo per questa sua sconfitta.
Però, non ho mai tollerato certi settarismi.
Intorno a Greta si è creato un circo mediatico più grande di lei.
Ha mosso masse di persone, come una sorta di guru.
In realtà, ella è stata solo usata come "ragazza immagine" da gruppi orientati ideologicamente, gruppi che hanno l'idea del pauperismo e della decrescita demografica dell'Occidente.
La dimostrazione di ciò è il fatto che Greta non abbia protestato in un Paese come la Cina, un Paese che inquina realmente, con le sue industrie e le sue centrali elettriche obsolete.
Se Greta avesse vinto il Premio Nobel, questi gruppi avrebbero continuato a portarla come una sorta di idolo.
Ora che non ha vinto, che ne sarà di lei?
Greta cadrà nell'oblio?
L'auspicio è che ora Greta faccia la vita che fanno le normali ragazzine della sua età e che i suoi genitori (i quali hanno fatto l'atto disgraziato di farla diventare un feticcio) le diano l'aiuto che le serve.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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