Per l'aumento del costo dei mezzi pubblici, poi ritirato, il Cile è nel caos.
L'esercito si sta muovendo contro i manifestanti e stanno accadendo cose veramente gravi.
Si parla anche di torture e di donne stuprate.
Tuttavia, come riporta "Il Sole 24 Ore", tutto il Sud America è in subbuglio.
Ci sono sommosse anche in Ecuador, in Venezuela e in Bolivia.
Il Venezuela è al collasso ed il governo del dittatore Nicolas Maduro sta portando avanti una politica repressiva.
In Bolivia, il presidente Evo Morales è stato rieletto ma con un risultato risicato ed il capo dell'opposizione, l'ex-presidente Carlos Mesa, denunzia brogli.
In Ecuador, le dimostrazioni che hanno scosso il governo di Lenin Moreno hanno preso spinta dalla fine di sussidi per il carburante.
In Argentina, il presidente Mauricio Macrì ha tentato di riformare un Paese disastrato dai peronisti che l'hanno preceduto.
Non ci è riuscito e alle elezioni che ci saranno domani potrebbero tornare al potere i peronisti, con l'ex-presidentessa Christina Fernandez de Kirchner, come vice-presidente.
I mercati tremano.
Il Brasile del presidente Jair Bolsonaro deve fare i conti con la corruzione del passato.
Bolsonaro subisce attacchi di vario genere.
Domani, si voterà anche nell'Uruguay della mia amica e socia Stephanie Caracciolo.
La formazione di sinistra Frente Ampio (che ha espresso i gli ultimi due presidenti Tabaré Vazquez e José Mujica) è data in vantaggio ma la sua vittoria non è data per scontata, per via della questione della sicurezza.
Da uomo di destra dichiarato, auspico la vittoria del Partido Nacional de Uruguay o Partido Blanco.
Ora, la situazione di tutto il continente sudamericano è difficile.
Si dà la colpa alla politica del presidente americano Donald Trump (il quale propugna l'idea dell'America First) ma in realtà il cancro del Sud America è l'ideologia socialista.
L'ideologia socialista ha corrotto gli apparati dei Paesi sudamericani ed oggi se ne vedono gli effetti.
Del resto, anche nei Paesi europei che in passato ebbero a che fare con regimi simili ci furono gravi situazioni.
Penso alla Romania e all'ex-Jugoslavia.
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