Egli ha detto:
"Credo molto in un approccio alla storia che superi la superficialità del libro di testo. È come se raccontassimo una storia che è la versione libresca del Trono di spade".
Fino a qui, nessuno dice nulla ma è ciò che il ministro dice dopo a doverci fare preoccupare riguardo alle sue capacità:
"Mio figlio mi chiede spesso: Papà perché la storia è una sequenza di battaglie?. Poi ci lamentiamo che la società di oggi incoraggia la violenza e il conflitto. Non sempre la storia è maestra di vita ma serve ad avere una lente con cui leggere futuro".
Allora, stando a queste parole, io sarei un istigatore seriale alla guerra, visto che tratto la storia su una rivista come "La Civetta".
Qui si sta uscendo veramente dalla grazia di Dio.
Stando in quest'ottica. per avere trattato temi come quello inerente alla statua-stele di Barbassolo, delle guerre (che fanno parte della storia) e di altri temi storici, io dovrei essere mandato in galera.
La storia rappresenta la memoria di una comunità.
Non insegnarla o insegnarla male fa un danno alle generazioni future .
Cosa vuole proporre il ministro Fioramonti?
Vuole proporre l'abolizione dell'insegnamento della storia?
Inoltre, le guerre fanno parte della storia umana.
Dunque, debbono essere raccontate per evitare il ripetersi di certe brutte situazioni.
Semmai, la storia deve essere insegnata senza pregiudizi.
Per esempio, non si può parlare solo dei crimini perpetrati dai nazisti e non di quelli perpetrati dai comunisti.
Anche i comunisti fecero le loro porcherie ma sembra che qui in Italia se ne parli troppo poco.
Il pregiudizio ideologico deve essere messo da parte, per il bene delle future generazioni.
Nessun commento:
Posta un commento