in Scozia si vuole fare il referendum per il distacco da Londra.
Ora, la stessa cosa potrebbe accadere anche nell'Irlanda del Nord.
A tale proposito, vi invito a leggere il commento dell'amico e collaboratore Angelo Fazio al mio articolo intitolato "La posizione della Scozia è solo in funzione anti-inglese!":
"Che l'indipendentismo in Scozia stia tornando in auge ultimamente è ben noto. La Brexit potrebbe rappresentare l'inizio della fine del Regno Unito. Forse ci sarà un effetto-domino. Infatti, anche l'Irlanda del Nord potrebbe voler seguire la scia della Scozia, anche per via dell'aumento demografico dei cattolici che vogliono congiungersi con la Repubblica d'Irlanda, mettendo in minoranza i protestanti filo-unionisti.".
Ringrazio Angelo, come sempre.
Anche l'Irlanda del Nord potrebbe distaccarsi da Londra.
Ora, io penso che una cosa del genere si possa evitare, facendo sì che l'UUP, l'Ulster Unionist Party, possa attingere anche all'elettorato cattolico.
Non è pensabile che tutti i cattolici nord-irlandesi votino Sinn Fein perché credono nelle sue idee.
Sinn Fein è un partito socialista.
I cattolici votano Sinn Fein in funzione anti-inglese e in risposta ai protestanti che votano il DUP, il Democratic Unionist Party, e perché in Irlanda del Nord non c'è un partito cattolico conservatore.
Se l'UUP facesse entrare i cattolici, toglierebbe voti Sinn Fein e (finalmente) darebbe una casa ai cattolici che non si riconoscono nel socialismo di Sinn Fein.
Inoltre, l'UUP si rafforzerebbe e priverebbe dell'egemonia in ambito unionista al DUP che è estremista.
Al contrario, l'UUP è moderato e conservatore.
Magari, l'UUP potrebbe portare dentro di sé i cattolici facendosi garante anche dei loro diritti e di una larga autonomia dell'Irlanda del Nord.
Cordiali saluti.
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