Cari amici ed amiche,
possiamo serenamente dire che il protestantesimo del secolo XVI ebbe due volti.
Da una parte, esso fu usato da certi governi secolari, principi e monarchi per controllare maggiormente la popolazione.
Infatti, il protestantesimo vinse laddove si alleò con il monarca o con il governo secolare, come nei principati tedeschi del nord, nei Paesi scandinavi e baltici, ad eccezione della Polonia e della Lituania, in alcuni cantoni svizzeri e in Inghilterra, anche se quest'ultima situazione fu particolare.
In questo caso, il governo secolare o il monarca diventava anche capo della Chiesa locale ed impartiva ordini in materia religiosa, spesso imponendo un totalitarismo.
Come avevo scritto nell'articolo che trattava la storia del Beato Adriano Fortescue e di quello che accadeva nell'Inghilterra dei suoi anni, durante il Regno di re Enrico VIII (1491-1547), non giurare nelle mani del re come capo della Chiesa era visto come un tradimento ai danni del re, un re che non puntava solo ad essere il massimo rappresentante dello Stato e la sua massima autorità ma che voleva anche diventarne il pontefice massimo, quasi scimmiottandolo, un po' come accadeva nell'Impero Romano prima dell'avvento del Cristianesimo, in cui l'imperatore era anche pontefice massimo.
Quello che con l'Atto di Supremazia del 1534 fu instaurato da re Enrico VIII (il quale, forse, ebbe la colpa di essere stato talmente credulone da credere alle balle di Thomas Cromwell, colui che veramente spinse per arrivare allo scisma anglicano, contro la Santa Sede e le abbazie) fu un vero e proprio totalitarismo il quale (fatemelo dire) fu imposto con metodo quasi mafioso.
Infatti, si volle fare passare l'idea secondo cui una persona non doveva essere libera nella sua coscienza.
Una persona che non giurava nelle mani del re come capo della Chiesa d'Inghilterra rischiava di perdere tutto, anche la vita.
Una persona che non giurava nelle mani del re come capo della Chiesa d'Inghilterra, agli occhi di chi promosse lo scisma, doveva essere ridotto allo stato di un reietto.
Non si poteva neppure dire che il re era uno scismatico. Ricordo che re Enrico VIII fu scomunicato due volte, prima da Papa Clemente VII (nel 1533), poi da Papa Paolo III (nel 1539).
Si favorirono la delazione (per denunciare coloro che non giuravano o che dicevano che il re non era il capo della Chiesa) e la diffamazione.
Pensiamo, per esempio, alla politica intrapresa contro i monaci dal Cancelliere dello Scacchiere Thomas Cromwell (1485-1540), contro cui si fecero dei pamphlet.
In poche parole, facendo una sorta di terrorismo, tutti dovevano riconoscere il re (e non più il Papa) come capo spirituale.
Non farlo significava "tradire il re ed attentare alla sua maestà".
Non importava il riconoscimento del re come legittimo capo dello Stato, cosa che sarebbe stata ovvia.
Non bastava essere il suddito più leale e devoto.
Si imponeva di riconoscere il monarca anche come capo della Chiesa.
Chi non faceva ciò finiva male.
Un esempio fu quello dell'ex-Lord Cancelliere Thomas More (San Tommaso Moro, 1478-1535) che fu decapitato per non avere giurato nelle mani del re come capo della Chiesa.
Non ci fu libertà di coscienza.
Sia chiaro, non ho nulla contro gli anglicani (con la quale auspico un dialogo sereno, costruttivo ed onesto) ma ho solo voluto fare capire come andarono certe cose, anziché fare della storiografia che sa più di propaganda.
Del resto, le varie ribellioni che ci furono contro la politica religiosa di re Enrico VIII (specie nello Yorkshire) dimostrano che il popolo non approvava quanto si stava facendo.
Quei sudditi non avevano nulla contro il re come capo dello Stato ma non potevano accettare il fatto che egli avesse potere su ciò che riguardava l'anima, la parte più intima di ogni persona.
Lo stesso accadeva anche in altri Paesi, come la Svezia di re Gustavo I Eriksson Vasa (1496-1560), il quale ruppe i rapporti con la Chiesa di Roma ed abbracciò il luteranesimo nel 1527, poiché il Papa non approvò subito i vescovi da lui proposti.
Egli voleva fare lo spoil system nella Chiesa, per eliminare i vescovi che avevano appoggiato il suo predecessore, re Cristiano II di Danimarca (1481-1559).
La cosa riguardò anche l'arcivescovo di Uppsala Gustavo Trolle (1488-1535) che era sostenitore di re Cristiano e che il re Gustavo volle rimpiazzare con Giovanni Magno (1488-1544).
Il Papa non approvò subito la cosa e nel 1523 il re svedese lo fece arcivescovo senza l'approvazione del Papa.
Le cose precipitarono ed il re organizzò una dieta a Västerås, con cui impose il luteranesimo con un ricatto nel 1527.
Quindi, ci fu una propaganda feroce contro il cattolicesimo, contro l'arcivescovo Trolle e contro il Papa.
L'arcivescovo Giovanni Magno, che non approvò la posizione del re che lo mandò in Russia come diplomatico, rimase a Roma, nonostante Papa Clemente VII (1478-1534) lo avesse approvato nel 1533.
Il totalitarismo fu uno dei due volti del protestantesimo. L'altro fu la disobbedienza civile.
Nell'ambito del protestantesimo, infatti, si generarono movimenti estremi che non solo volevano la rottura da Roma ma anche l'eliminazione di poteri secolari, come principi e re, e la proprietà privata, facendo credere di realizzare il Regno di Dio sulla Terra.
Essi predicavano l'odio sociale.
Fu il caso, per esempio, degli anabattisti, che fecero rivolte in tutta la Germania.
Essi iniziarono ad aizzare i contadini a rivoltarsi contro i loro governanti, provocando sanguinose rivolte.
Fu il caso della rivolta degli anabattisti di Münster che ci fu nel 1534, quando gli anabattisti capeggiati dall'olandese Jan Matthys (1500-1534) scatenarono una rivolta ed assunsero il controllo della città, creando un regime terroristico.
A Münster venne abolita la proprietà privata e venne istituita la poligamia.
Quindi, si realizzò quello che scrisse il professor Plinio Correa de Oliveira (1908-1995) riguardo alla Rivoluzione e al tribalismo, prima che ne scrivesse nel suo libro "Rivoluzione e Controrivoluzione".
Quel regime terroristico fu distrutto grazie all'intervento di una coalizione formata dal principe vescovo Franz von Waldeck (1491-1553) e dai principi tedeschi.
Quindi, regimi totalitari, come quello nazista in Germania e quelli comunisti in Unione Sovietica, a Cuba e in Cina non fecero e (ove sono ancora presenti) non fanno, nulla di nuovo, come non hanno inventato nulla i centri sociali comunisti qui in Italia.
Nel protestantesimo cinquecentesco ci furono il totalitarismo e la disobbedienza civile.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Translate
Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Nessun commento:
Posta un commento